Se non lo fa il legislatore lo fa l’INPS. L’Istituto Nazionale di Previdenza sociale, con apposito messaggio pubblicato sul proprio sito istituzionale, riapre i termini per presentare domanda di annullamento dello stralcio debiti contribuitivi fino a 1.000 euro.

Più tempo, dunque, per i soggetti interessati ad aderire. Una scadenza che originariamente fu fissata al 10 novembre 2023 ma che adesso viene spostata in avanti.

Andiamo con ordine per comprende di cosa stiamo parlando.

Lo stralcio debiti contributivi fino a 1.000 euro

Il legislatore, ricordiamo, ha previsto l’annullamento automatico da parte dell’INPS di alcuni debiti contributivi dei contribuenti.

In dettaglio, l’INPS ha stralciato in automatico, quindi, senza che il contribuente ha dovuto fare richiesta:

  • i debiti contributivi fino a 1.000 euro affidati all’agente riscossione dal 1° gennaio 200 al 31 dicembre 2010 (art. 4, comma 1, decreto-legge n. 119/2018). Tale annullamento è stato fatto al al 24 ottobre 2018
  • i debiti contributivi fino a 1.000 euro affidati all’agente riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 (comma 222 legge bilancio 2023). Questo stralcio automatico è stato fatto al 30 aprile 2023.

Dunque, alle citate date, il contribuente ha visto cancellarsi in maniera automatica e contro la propria volontà i predetti debiti contributivi.

La chance di chiedere l’annullamento

Lo stralcio automatico, tuttavia, ha ripercussioni sulla futura pensione del contribuente stesso. Ciò, in quanto i contributi stralciati (e, quindi, non versati) non concorreranno al versamento contributivo.

Ecco, quindi, che il legislatore è nuovamente intervenuto per dare la possibilità al contribuente di scegliere. In particolare gli è stata data possibilità di presentare all’INPS una domanda di annullamento dello stralcio debiti contributivi (indicazioni operative nella Circolare n. 86 del 10 ottobre 2023). Veniva stabilito che la richiesta era da farsi entro il 10 novembre 2023.

A seguito della domanda poi l’INPS avrebbe provveduto a fare il riconteggio degli importi dovuti dal contribuente e a notificarne l’esito. Il contribuente a sua volta avrebbe dovuto pagare il tutto entro e non oltre il 31 dicembre 2023, in unica soluzione o in rate mensili di pari importo, a seconda della scelta fatta in sede di domanda.

Stralcio debiti contributivi, proroga domanda di annullamento

Adesso, l’INPS riapre i termini per la domanda. In dettaglio, stabilisce che la richiesta di annullamento dello stralcio debiti contributivi si può presentare entro il giorno 11 dicembre 2023 (Messaggio INPS n. 4244 del 28 novembre 2023), invece che 10 novembre. Resta, invece, ferma al 31 dicembre 2023 la scadenza per pagare il dovuto.

A seguito del pagamento integrale dell’importo notificato dall’INPS, il contribuente vedrà ripristinarsi la propria posizione contributiva. Laddove, invece, il contribuente esegue un versamento parziale, la posizione contributiva non sarà ripristinata e la somma versata sarà oggetto di rimborso da parte dell’INPS.

Riassumendo…

  • l’INPS annuncia la proroga domanda di annullamento stralcio debiti contributivi (Messaggio n. 4244 del 28 novembre 2023)
  • la scadenza passa dal 10 novembre 2023 all’11 dicembre 2023
  • dopo la richiesta, l’INPS procederà a determinare la contribuzione dovuta e le sanzioni civili e notifica il tutto al contribuente
  • resta ferma, invece, al 31 dicembre 2023 la scadenza per pagare il dovuto.