Il Governo promette un bonus 100 euro dal 2025. Come cantano gli Articolo 31 con il brano Un bel viaggio: “La fantasia viaggiava, celebrità da strada, ma ai nostri non bastava come la busta paga”. Tante sono le spese che ogni famiglia deve sostenere per soddisfare le varie esigenze personali. Ne sono un chiaro esempio i costi per l’alimentazione, l’abbigliamento, l’istruzione dei figli, le bollette, le tasse e tanto altro ancora.

Tutte voci che vanno ad incidere sul bilancio e che rendono spesso difficile riuscire a far quadrare i conti.

Proprio in tale ambito giunge in aiuto il governo che ha deciso di mettere a disposizione un bonus da 100 che verrà erogato a partire dal 2025. Ma chi ha diritto a tale misura?

Stipendi, il Governo promette bonus 100 euro dal 2025: per chi e come funziona

A partire dal prossimo anno molte famiglie potranno beneficiare di un contributo extra che aiuterà indubbiamente a tirare un sospiro di sollievo per quanto riguarda la gestione finanziaria. Entrando nei dettagli, come si evince dal comunicato stampa numero 79 del Consiglio dei Ministri, è prevista l’erogazione:

“nel mese di gennaio 2025, di un’indennità di 100 euro ai lavoratori dipendenti per i quali, nell’anno 2024, ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni:

  • reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;

  • coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico, oppure almeno un figlio a carico, ove l’altro genitore manchi o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato, o se vi siano figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato;

  • imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati), percepiti dal lavoratore, d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti”.

Le persone in possesso dei requisiti poc’anzi citati si dovrebbero veder riconoscere tale bonus direttamente in busta paga.

Per quanto concerne le modalità di richiesta, al momento non ci sono notizie ufficiali in merito. Si ipotizza che i soggetti interessati dovranno semplicemente presentare un’apposita dichiarazione al proprio datore di lavoro che agisce in qualità di sostituto di imposta. Restiamo comunque in attesa di eventuali ulteriori comunicazioni in merito per sapere cosa bisognerà effettivamente fare per ottenere tale contributo.

Decreto Coesione, nuove misure volte a favorire l’occupazione delle categorie più svantaggiate

Oltre al bonus 100 euro, il Consiglio dei Ministri ha approvato ulteriori disposizioni in materia di politica di coesione volte a favorire l’occupazione delle categorie più svantaggiate e in generale nel Mezzogiorno. Entrando nei dettagli è stato introdotto il bonus giovani grazie al quale le aziende hanno diritto per due anni all’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico, nel limite massimo di 500 euro al mese.

Questo a patto che provvedano ad assumere giovani under 35. Nelle Regioni della Zona Economica Speciale unica del Mezzogiorno tale bonus è riconosciuto anche per l’assunzione di over 35 disoccupati da almeno ventiquattro mesi. In particolare, come si evince sempre dal comunicato del Consigli dei ministri:

“Con il bonus ZES, il provvedimento sostiene lo sviluppo occupazionale nella ZES unica del Mezzogiorno attraverso uno sgravio contributivo del 100% per un periodo massimo di 24 mesi nel limite di 650 per ciascuno lavoratore assunto, per i datori di lavoro di aziende fino a 15 dipendenti”.

Ma non solo, previsto uno sgravio contributivo del 100%. Fermo restando il limite di 650 euro al mese, per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratrici svantaggiate.