In quali settori professionali gli stipendi delle donne sono più alti? Spesso si fa la distinzione tra le università che offrono maggiori sbocchi professionali e possibilità di guadagno. E puntualmente tra le facoltà più redditizie si pongono i corsi di laurea scientifici. Tuttavia sussistono delle differenze di rilievo tra uomini e donne.

Università e sesso: umanistiche per le donne e scientifiche per gli uomini

L’ultimo studio del Ceps, il Centre for European Policy Studies, ha evidenziato come per le dottoresse il titolo di laurea sia stranamente irrilevante in termini di salario post università.

Si legge infatti nell’abstract con cui comincia la ricerca che “iscriversi a corsi di scienza, tecnologia, ingegneria e  matematica spesso non è il migliore investimento economico per gli studenti, specialmente se si tratta di studentesse”. Lo studio si basa su dati statistici ma anche su ricerche sul campo. Alle donne quindi, a parità di costi di investimento e di possibilità di guadagno, conviene di più studiare materie umanistiche. Questo almeno nei Paesi oggetto dello studio: oltre all’Italia, Francia, Slovenia e Ungheria. Uno scenario che non rende giustizia all’apporto che menti illustri femminili hanno dato al mondo scientifico. Che gli stipendi delle donne non dipendano dal percorso di studi è però confermato anche dai dati di Alma Laurea: “a cinque anni dalla laurea per una donna laureata in materie scientifiche o umanistiche le possibilità di lavoro sono uguali – per un uomo invece calano dall’87 al 72 per cento”. Va detto che lo studio ha un limite intrinseco, che però vale per entrambi i sessi: nel confronto tra gli stipendi, di donne o di uomini indistintamente, si tiene conto solo dei lavoratori dipendenti.
Nella realtà lavorativa odierna invece gli stipendi più alti appartengono invece a manager e imprenditori o liberi professionisti di successo. Che i maschi propendano per gli studi scientifici però è evidente già dalla scelta de