Qual è il gap salariale in azienda, ovvero il confronto tra gli stipendi di manager e operai? Per gli Stati Uniti lo ha calcolato la Securities and Exchange Commission, che equivale alla nostra Consob, che ha anche introdotto una nuova norma per tutte le società quotate in Borsa: queste ultime dovranno necessariamente rendere nota al mercato la forbice salariale tra la retribuzione spettante all’amministratore delegato e quella del dipendente medio. Lo scopo della norma è proprio quello di rendere pubblico il confronto tra stipendi delle diverse posizioni aziendali per cercare di ridurlo in senso più equo.

In Italia il problema non è da meno: secondo i dati raccolti lo scorso anno da Job Pricing per il JP Salary Outlook 2015 per ottenere lo stipendio di un amministratore delegato servono 11,3 stipendi di un operaio. Il salario medio annuale di un dirigente è stato stimato in 107.021 euro lordi, più o meno il doppio del salario di un quadro (53.914) e molto di più rispetto a quanto guadagnato in un anno da un impiegato (31.122) o un operaio (23.913 euro). Le differenze, anche se ovviamente meno drastiche, restano consistenti anche considerando lo stipendio al netto delle tasse: su 13 mensilità, inclusa la tredicesima, un operaio guadagna mediamente 1.327 euro netti al mese, un operaio arriva a 1.660, un quadro 2.553 mentre un dirigente porta a casa 4.257 euro. Tra la categoria più bassa e i vertici quindi il confronto degli stipendi evidenzia un divario pari quasi al quadruplo del salario. Nel rapporto che mette a confronto gli stipendi medi inoltre si evidenziano differenze non trascurabili da nord a sud: nelle aziende con sede nelle regioni settentrionali infatti gli stipendi sono più alti del 19,8% rispetto a quelli meridionali. Non mancano differenze di genere: le donne percepiscono in media il 6,7% in meno rispetto ai colleghi uomini.
Anche i lavoratori più giovani sono spesso discriminati in busta paga: gli under 24 hanno una paga media di poco superiore ai 21 mila euro contro gli oltre 44 mila che spettano mediamente a chi è al termine della carriera. In questo ultimo caso quindi il confronto tra stipendi può ar