Accusare una moglie, solo perché bella e giovane, di sposarsi per interesse può configurare reato di diffamazione. Attenzione ai pettegolezzi quindi perché potrebbero costarvi caro.

Pettegolezzo e diffamazione: il confine è sottile

A chi di fronte ad una coppia di sposi, lei giovane e avvenente e lui anziano ma ricco, non è capitato di pensare che si tratta di un matrimonio di interesse? A sposarsi per soldi non sono necessariamente vip o personaggi famosi: può capitare anche tra la gente comune. Ma attenzione a palesare ad alta voce i vostri pensieri perché dal pettegolezzo si può sfociare in reato di diffamazione con condanna penale e risarcimento.

Così ha deciso la Corte di Cassazione. Vediamo di seguito i fatti.

Moglie giovane e bella: i parenti del defunto non possono accusarla di essersi sposata per interesse

Nel caso di specie l’uomo, ricco e anziano, era deceduto lasciando una cospicua eredità. I parenti del defunto, basandosi soprattutto sulla grossa differenza di età tra i due,  avevano accusato la giovane moglie di aver contratto matrimonio per interessi economici. Di fronte all’accusa di sposarsi per soldi la donna però non fa spallucce incassando il pettegolezzo e denuncia la parente del marito defunto per diffamazione. Inutile, per quest’ultima, giustificarsi dicendo che la sua era stata una confidenza tra amiche: se c’è più di un testimone che conferma l’accusa, siamo di fronte a reato di diffamazione.

Meglio tenere a mente questa decisione quando si esprimono commenti su coppie in cui la differenza di età è notevole e uno dei due è molto ricco e stare attenti alle persone di fronte alle quali si fanno pettegolezzi di questo tipo.

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