Il controllo dei dati dello spesometro include le informazioni comunicate dai contribuenti in modo diretto e quelle trasmesse dai rispettivi clienti soggetti passivi IVA. Se in uno dei due ambiti emerge il dubbio che il contribuente abbia omesso, in tutto o in parte, di dichiarare il volume d’affari, il Fisco invierà degli alert. Nel provvedimento delle Entrate n 237975 dell’8 ottobre 2018, si spiega cosa sono, come funzionano e quali effetti hanno.

Dove arrivano gli alert delle Entrate?

Quali canali utilizza l’Agenzia delle Entrate? Come controllare se si è destinatari di un alert sui dati dello spesometro? Le comunicazioni possono arrivare sull’indirizzo di posta elettronica o per posta ordinaria (nel caso di indirizzo PEC non attivo o non registrato).

L’utente può anche verificare l’esistenza di alert a suo nome all’interno dell’area personale “Cassetto fiscale”.

Alert Entrate Spesometro: cosa fare se si ricevono

I contribuenti che ricevono gli alert vengono quindi messi nella condizione di poter regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi beneficiando della riduzione delle sanzioni calcolate in base al tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.
Se necessita di maggiori informazioni il contribuente, anche ricorrendo alle figure di intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni può richiedere informazioni ovvero segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti seguendo le modalità specificate nella comunicazione ricevuta (PEC o posta ordinaria).