Chi possiede regolarmente animali (cani, gatti, ecc.) può recuperare nel 730 le spese veterinarie sostenute. La detrazione è al 19% ed è secondo il principio di cassa. Quindi, ad esempio, nel Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022) si detraggono le spese “pagate” nel 2023.

Inoltre, a partire dal periodo d’imposta 2020, ai fini dello sgravio fiscale è necessario che l’onere risulti pagato con strumento tracciabile (bonifico, assegno, carta di credito, ecc.). Non ci può essere detrazione laddove il pagamento risulti fatto in contanti.

Ammesse ed escluse

Le spese veterinarie ammesse alla detrazione fiscale sono esclusivamente quelle sostenute per la cura di animali da compagnia o animali detenuti per la pratica sportiva.

Detto ciò, lo sgravio fiscale è ammesso per spese sostenute a fronte di:

  • prestazioni professionali del medico veterinario (ad esempio le spese per la visita dal veterinario);
  • acquisto dei medicinali prescritti dal veterinario;
  • analisi di laboratorio;
  • interventi chirurgici presso cliniche veterinarie;
  • acquisto dei farmaci senza obbligo di prescrizione medica, effettuato on-line presso farmacie e esercizi commerciali autorizzati alla vendita a distanza dalla Regione o dalla Provincia autonoma o da altre autorità competenti, individuate dalla legislazione di Regioni o Province autonome.

L’elenco dettagliato delle spese ammesse ed escluse lo si trova nella Circolare Agenzia Entrate n. 14/E del 2023.

Spese veterinarie il calcolo del limite detraibile

Si tenga presente che la detrazione spese veterinarie è del soggetto che ha effettivamente pagato l‘onere, anche se non proprietario dell’animale.

Lo sgravio fiscale si applica su un limite massimo di spesa pari a 550 euro soggetto a franchigia di 129,11 euro. Questo significa che la detrazione massima è:

  • (550 – 129,11) x 19% = 420,89 x 19% = 79,96 euro.

Nella medesima Circolare n. 14/E del 2023, l’Agenzia Entrate chiarisce anche che il citato limite si riferisce alle spese veterinarie complessivamente sostenute dal soggetto che intende usufruire della detrazione, indipendentemente dal numero di animali posseduti. Pertanto, anche se, ad esempio, si possiede un cane e un gatto, il limite non è raddoppiato.

Riassumendo…

  • il legislatore prevede la detrazione spese veterinarie 19% sostenute per la cura degli animali da compagnia o detenuti per la pratica sportiva
  • la detrazione è secondo il principio di cassa
  • dal 2020, la detrazione è solo se la spesa risulta pagata con strumenti tracciabili
  • spetta a chi ha sostenuto effettivamente la spesa anche se non è proprietario dell’animale
  • lo sgravio si applica su un limite massimo di spesa di 550 euro a cui deve essere sottratta la franchigia di 129,11 euro
  • il limite massimo di spesa detraibile è complessivo per ogni contribuente, indipendentemente dal numero di animali posseduti.