Chi è alle prese con la propria dichiarazione dei redditi 2023 (anno d’imposta 2022) è anche alle prese con la documentazione necessaria. Ci riferiamo, alla Certificazione Unica 2023, alle fatture o ricevute fiscali delle spese detraibili/deducibili, agli scontrini per l’acquisto di medicinali, alla certificazione della banca per gli interessi del mutuo, ecc. Si tratta di spese che, dal 2020, sono recuperabili nel 730 solo se sono spese stracciabili.

In particolare, dall’anno d’imposta 2020, il legislatore ha stabilito che per le spese detraibili al 19% indicate all’art.

15 del TUIR, è necessario che il pagamento risulti fatto con strumenti tracciabili, ossia:

  • bonifico
  • carte di debito, di credito e prepagate
  • assegni bancari e circolari
  • altri sistemi di pagamento.

Per altri sistemi di pagamento devono intendersi, comunque, quelli che garantiscano la tracciabilità e l’identificazione dell’autore del pagamento al fine di facilitare gli eventuali controlli da parte dell’Amministrazione finanziaria.

Per quali spese serve la tracciabilità

Le spese tracciabili nel 730, ossia gli oneri per i quali il legislatore ammette la detrazione al 19% sono se pagate con i menzionati strumenti, sono ad esempio:

  • sanitarie (fanno eccezione gli acquisti di medicinali, le spese per dispositivi medici e protesi sanitarie, le prestazioni sanitarie resa da struttura pubblica o da struttura privata accreditata al SSN)
  • acquisto e riparazione veicoli per disabili, cane guida per non vedenti
  • interessi passivi mutuo
  • istruzione
  • attività sportive dei figli
  • intermediazione immobiliare
  • canoni di locazione studenti universitari fuori sede
  • erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici
  • contributi riscatto laurea
  • pagamento di rette per la frequenza di asili nido
  • assicurazione vita
  • abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico
  • erogazioni liberali alle ONLUS, APS e ai Partiti politici
  • assicurazione per rischio di eventi calamitosi
  • spese in favore dei minori o di maggiorenni con disturbo specifico dell’apprendimento (DSA)
  • canoni di leasing.

Trovi qui le spese per le quali è necessario il pagamento tracciabile ai fini del 730.

Spese tracciabili nel 730, in caso di smarrimento della prova

Le spese tracciabili portate nel 730 devono essere dimostrate dal contribuente. Quindi, questi deve essere in possesso, oltre che del documento di spesa (fattura, ricevuta o scontrino), anche della prova che il pagamento sia stato fatto con strumento tracciabile.

Tale prova può essere data:

  • mediante la relativa annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che cede il bene o effettua la prestazione di servizio
  • oppure mediante prova cartacea della transazione, ossia tramite ricevuta della carta di debito o della carta di credito, copia del bollettino postale, MAV, copia dei pagamenti con PagoPA, e-mail ricevuta in caso di pagamento con app, estratto conto, ecc.).

C’è, dunque, la possibilità di dimostrare la spesa tracciabile anche con l’estratto conto. Quindi, se si è persa, ad esempio, la ricevuta del pagamento fatto con bonifico o con carta di credito, è possibile fare l’estratto conto da dove si può evincere l’operazione di pagamento fatta.

L’Agenzia Entrate ha precisato anche che la prova tramite estratto conto deve essere residuale. Nel senso che deve prendersi in considerazione solo laddove non si possa dimostrare il pagamento tracciabile con modalità diversa (Circolare n. 24/E del 2022).

Riassumendo

  • la maggior parte del spese detraibili al 19% nel 730 devono essere spese tracciabili
  • quindi, la spesa deve risultare pagata con bonifico, carta di credito, carta di debito, assegno, app smartphone, ecc.
  • la prova della tracciabilità è data dall’annotazione della modalità di pagamento in fattura, ricevuta o scontrino. In alternativa si può prendere la ricevuta di pagamento
  • se la ricevuta di pagamento è smarrita, si può dimostrare la spesa tracciabile tramite estratto conto
  • non è richiesta tracciabilità (quindi è possibile detrarre anche con pagamento in contanti) per l’acquisto di medicinali, l’acquisto di dispositivi medici e protesi sanitarie, prestazioni sanitarie resa da struttura pubblica o da struttura privata accreditata al SSN.