Le spese sanitarie sostenute per sé e per i propri familiari fiscalmente a carico sono detraibili al 19% nella dichiarazione dei redditi.

Ci riferiamo, ad esempio, alle spese per acquisto di medicinali, per visite specialistiche (ortopediche, cardiologo, ecc.), per analisi di laboratorio, per acquisto di dispositivi medici (occhiali da vista, ecc.) e protesi sanitarie, ecc.

Come devono essere pagare

Dall’anno d’imposta 2020, la detrazione spese sanitarie è possibile solo laddove il pagamento sia stato fatto con strumenti tracciabili, ossia:

  • carta credito
  • carta di debito
  • carta prepagate
  • assegni bancari e postali
  • assegni
  • altri sistemi di pagamento.

Si possono detrarre, anche se pagate in contanti, le spese per acquisto di farmaci (anche omeopatici), quelle per dispositivi medici e quelle per prestazioni rese da strutture sanitarie pubbliche o strutture private purché accreditate al SSN (servizio sanitario nazionale).

Spese sanitarie detraibili, il codice fiscale non può mancare

Le spese sanitarie detraibili devono essere certificate da fattura o da scontrino fiscale, c.d. “scontrino parlante”. Si considera parlante lo scontrino da cui si evincono:

  • la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati;
  • nonché il codice fiscale del destinatario.

Le stesse informazioni devono esserci laddove la spesa sia documentata dalla fattura.

Il codice fiscale è un dato fondamentale. Individua il soggetto che effettivamente ha sostenuto la spesa e che ha diritto alla detrazione. La detrazione spetta anche nel caso in cui si tratti di codice fiscale di un soggetto fiscalmente a carico.

Il codice fiscale sullo scontrino NON può essere aggiunto a mano nel caso in cui manca. Lo scontrino battuto dal farmacista deve già riportalo. Basta esibire la tessera sanitaria al momento dell’acquisto. L’unico caso in cui è possibile aggiungerlo a penna è quando lo scontrino certifica una spesa sanitaria detraibile ma sostenuta all’estero (Circolare Agenzia Entrate n. 14/E del 2023).

Riassumendo…

  • le spese sanitarie, sostenute per se e per i propri familiari a carico, sono detraibili al 19% in dichiarazione dei redditi
  • dal 2020, la detrazione è possibile solo se il pagamento è con strumento tracciabile
  • si possono detrarre anche se pagate in contanti, le spese per acquisto di farmaci, per acquisto di dispositivi medici e per prestazioni rese da strutture pubbliche e strutture privare accreditate al SSN
  • le spese sanitarie detraibili devono essere certificate da fattura o scontrino parlante. Qui deve esserci il codice fiscale di chi fa l’acquisto. Se manca il codice fiscale non può essere inserito a mano, tranne il caso in cui si tratta di spesa sanitaria fatta all’estero.