Allo sprint finale la comunicazione spese 2023 per vedersi riconoscere il bonus acqua potabile nella sua ultima edizione. L’ultima chance è per il 28 febbraio 2024.

Chi ne ha i requisiti, e per tempo effettua l’adempimento, potrà avere il credito d’imposta a fronte delle spese sostenute lo scorso anno per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.

Un beneficio destinato non solo a persone fisiche NON titolari di partita IVA ma anche a quelle titolari di partita IVA.

Il bonus è pari al 50% della spesa sostenute se le risorse disponibili sono sufficienti a soddisfare tutte le domande. In caso contrario sarà pari alla diversa percentuale che l’Agenzia Entrate definirà con apposito provvedimento (come fatto anche per le edizioni passate).

Serve il titolo di possesso

Il bonus acqua potabile può aversi a condizione che i lavori siano eseguiti su immobile posseduto sulla base di un titolo idoneo. Proprietà, usufrutto, locazione, comodato, ecc.

Dunque, se ad esempio, la spesa è stata sostenuta dall’inquilino ad avere il credito d’imposta e, quindi, a presentare domanda, deve essere questi e non il proprietario. Stessa cosa laddove la spesa sia stata sostenuta dal comodatario.

Spetta, in ogni caso, su un limite massimo di spesa pari a 1.000 euro, innalzato a 5.000 euro per le persone fisiche con partita IVA. Ne consegue che se ad esempio, l’Agenzia Entrate stabilirà la percentuale di credito spettante nella misura del 15% (e non, quindi, quella piena del 50%), laddove il contribuente abbia sostenuta una spesa di 3.000 euro, il bonus acqua potabile sarà pari al 15% di 1.000 euro, ossia 150 euro. Laddove, invece, la percentuale di bonus sarà quella piena (50%), l’importo spettante sarà di 500 euro.

Domanda bonus acqua potabile in scadenza il 28 febbraio 2024

Come anticipato, il riconoscimento del beneficio non è automatico. La domanda bonus acqua potabile spese 2023 è in scadenza il 28 febbraio 2024, ossia domani.

La si presenta mediante il servizio web Agenzia Entrate disponibile nell’area riservata e denominato “Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile”. La spesa, ricordiamo, deve risultare pagata con strumento tracciabile (NON contanti).

Chiusa la possibilità di domanda, l’Agenzia Entrate dovrà emanare il provvedimento in cui si indicherà la percentuale di beneficio spettante sulla spesa sostenuta. Il credito sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione per i titolari di partita IVA (codice tributo 6975). Per i NON partita IVA, oltre all’utilizzo in compensazione nel Modello F24 è ammesso anche l’utilizzo diretto in dichiarazione redditi.

Riassumendo…

  • il bonus acqua potabile spese 2023 è richiedibile entro il 28 febbraio 2024
  • la domanda è online sul sito dell’Agenzia Entrate
  • a chiusura richieste l’Agenzia Entrate emanerà provvedimento con la percentuale di beneficio spettante da applicare sui limiti massimi di spesa previsti
  • l’utilizzo del credito d’imposta è in compensazione (per i titolari e NON titolari di partita IVA) ovvero anche in dichiarazione redditi (solo per i NON titolari di partita IVA).