Assegni di pensione di invalidità subito sospesi in assenza di revisione a controllo sanitario. L’Inps da adesso in avanti applica la sospensione cautelativa dei pagamenti in attesa di esito a visita di controllo periodico.

A spiegarlo è l’Inps con il messaggio numero 1835 del 6 maggio 2021 con il quale si informano i cittadini delle nuove regole in tema di pensione di invalidità. L’assegno, a differenza che in passato, è sospeso fino all’esito del riesame sanitario.

Pensione di invalidità e visita di revisione

Dal 6 maggio 2021, quindi, la sospensione della pensione di invalidità, come si legge nella nota dell’Inps, avviene in automatico in attesa dell’esito della visita di controllo.

Questo a prescindere da qualsiasi impedimento in capo al beneficiario a presentarsi a visita di controllo.

Sinora l’Inps ha tollerato le assenze a visita basandosi sulle comunicazioni del beneficiario per assenza giustificata. Così come ha in attesa dell’esito della comunicazione postale con raccomandata per la convocazione a visita di controllo.

Fattori che spesso hanno comportato ritardi nello svolgimento delle pratiche di accertamento e di verifica dello stato invalidante del soggetto. Ovviamente si tratta di tutti quei casi che non comportano un trattamento definitivo per l’erogazione della pensione di invalidità.

Regole più stringenti

In passato, il beneficiario di pensione di invalidità poteva giustificare l’assenza a visita di controllo per svariati motivi. Una volta effettuata la visita, se l’esito era positivo la pensione di invalidità era confermata. Se, invece, era negativo la revoca aveva effetto a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla data di accertamento. L’inps, in entrambi i casi, perdeva quindi tempo ed erogava somme di denaro indebiti difficili da recuperare.

Così adesso si è arrivati alla sospensione automatica dei pagamenti in coincidenza con la data di revisione a prescindere. Salvo, poi, procedere alla corresponsione degli arretrati una volta riconosciuto il diritto, come da esito della visita medico legale.

Un automatismo che consentirà all’Inps una gestione più omogenea del processo, nonché una riduzione delle prestazioni di pensione di invalidità non dovute. Ciò, anche in assenza di conferma ricezione a mezzo raccomandata di avviso di convocazione a visita di controllo. Come si legge testualmente nel messaggio Inps:

a prescindere dall’esito della comunicazione postale, l’assenza a visita di revisione determinerà in ogni caso la sospensione cautelativa della prestazione economica, senza necessità di altro intervento da parte degli operatori delle Strutture territoriali.

Sospensione e revoca

L’Inps spiega poi che per effetto dell’assenza a visita di revisione, il beneficiario riceverà la comunicazione dell’avvenuta sospensione della prestazione.  In allegato vi sarà l’invito a presentare, entro 90 giorni, alla struttura Inps territorialmente competente idonea giustificazione dell’assenza.

Qualora l’interessato presenti una giustificazione sanitaria o amministrativa ritenuta fondata, sarà riavviato il processo di revisione dell’accertamento sanitario con la comunicazione della nuova data di visita medica. Qualora, invece, l’interessato risulti assente anche a questa seconda convocazione, si provvederà alla revoca dell’assegno dalla data di sospensione.

Diversamente, ossia in mancanza di provata motivazione dell’assenza a visita nel termine di 90 giorni ovvero nel caso in cui questa motivazione non sia giudicata idonea, si procederà automaticamente alla revoca definitiva della pensione di invalidità civile a decorrere dalla data della sospensione.