I soldi ereditati vanno dichiarati al Fisco tramite la dichiarazione di successione se il valore dell’eredità supera i 100mila euro e se ci sono immobili. Se, invece, la somma lasciata dal parente è inferiore a 100mila euro, questa non va dichiarata. Come ci si comporta, quindi, in caso non si debba presentare la dichiarazione di successione? Sui soldi ricevuti in eredità bisogna pagare tasse?

Tasse sui soldi ricevuti in eredità

Le tasse sui soldi ricevuti in eredità, quindi, si pagano con la dichiarazione di successione ma non sempre queste imposte vanno versate.

Le imposte di successione si devono versare nei casi di:

  • passaggi di denaro da padre a figli che superino il milione di euro
  • passaggi di denaro tra coniugi che superino il milione di euro
  • passaggi di denaro tra fratelli e sorelle che superino i 100mila euro.

Per importi inferiori la dichiarazione di successione va fatta ma non sono dovute le tasse, tranne nel caso tra sorelle e fratelli in cui non occorre neanche la dichiarazione di successione.

Tasse sui soldi ricevuti in eredità: a quanto ammontano?

Se si ricevono soldi in eredità, al di fuori degli esempi sopra citati, le aliquote da versare al fisco variano in base al grado di parentela tra chi lascia e chi riceve il denaro.

Per i soldi lasciati dal padre al figlio o da un coniuge all’altro l’aliquota da applicare è del 4% ma solo per la parte che eccede il milione di euro.

Se l’eredità passa tra fratelli e sorelle l’impostà è del 6% per la parte che eccede i 100mila euro.

Per eredità verso parenti affini fino al 4° grado l’imposta è del 6% senza franchigie mentre se passa tra affini in linea retta o in linea collaterale fino al terzo grado l’aliquota è sempre del 6% senza franchigie.

In tutti gli altri casi si applica un’aliquota dell’8%.