Via libera della Commissione Ue agli sgravi di contributi per chi assume donne svantaggiate e under 36. Misura già approvata dall’Italia lo scorso anno, ma in attesa del placet di Bruxelles in quanto trattasi di aiuti di Stato che incidono sul bilancio pubblico.

Gli sgravi dei contributi previsti dalla legge di bilancio 2021 – lo ricordiamo – sono validi fino a fine dicembre 2023. Trattasi di particolare forma di incentivo all’occupazione per la quale lo Stato si fa carico degli oneri previdenziali nella misura del 30%.

L’Inps, allo scopo, precisa che il bonus contributi (decontribuzione Sud) potrà essere fruito fino al 31 dicembre 2023.

Gli sgravi contributi al Sud per chi assume

In proposito vale la pena ricordare che la legge di bilancio 2021 aveva istituito una particolare forma di decontribuzione per i datori di lavoro che assumono o stabilizzano forza lavoro in determinate condizioni di disagio.

Nello specifico si tratta di sgravi di contributi allo scopo di sostenere la ripresa dell’occupazione (soprattutto dei giovani, delle donne e del mezzogiorno) dopo lo scoppio della pandemia. Le misure sono state, poi, prorogate a causa dell’incertezza economica dovute allo scoppio della guerra in Ucraina. Nel dettaglio, sono le seguenti:

  • sgravio del 30% dei contributi per i datori di lavoro privati che impiegano o assumono lavoratori dipendenti nelle zone maggiormente svantaggiate del Sud (decontribuzione sud);
  • sgravio totale dei contributi (nel limite di 6.000 euro annui) per 36 mesi (48 mesi nel mezzogiorno) per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato o stabilizzano rapporti di lavoro a giovani con un’età inferiore a 36 anni (incentivo per gli under 36);
  • sgravio totale dei contributi (nel limite di 6.000 euro annui) per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato o a termine, donne svantaggiate. L’incentivo dura 12 mesi se l’assunzione è a termine, oppure di 18 mesi se è a tempo indeterminato.

Incentivi all’occupazione

La Commissione Ue aveva autorizzato l’Italia agli sgravi sui contributi solo fino al 31 dicembre 2022.

Recentemente e in virtù del periodo congiunturale, è stato però autorizzato il proseguimento dell’attività di incentivazione per altri 12 mesi.

L’incentivo si applica in relazione ai rapporti di lavoro attivi nelle regioni Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia. Sono esclusi, oltre ai datori di lavoro pubblici, le imprese operanti nel settore finanziario. L’incentivo spetta anche per i lavoratori somministrati purché l’azienda utilizzatrice si trovi ubicata in una regione agevolata

Con lo stesso provvedimento di proroga di sgrvio contributi è stato previsto che il massimale di erogazione degli aiuti temporanei, è innalzato a 5,7 milioni di euro e i massimali per impresa fino a 2 milioni.

Sgravio contributi solo per donne svantaggiate e under 36

Lo sgravio contributi spetta solo per nuove assunzioni a tempo indeterminato o trasformazioni di rapporti a termine in tempo indeterminato. In entrambi i casi il bonus spetta soltanto per l’assunzione di giovani under 36 e non hanno mai lavorato a tempo indeterminato, con lo stesso o con altri datori di lavoro.

Il bonus è rivolto anche a tutti i datori di lavoro privati, in caso di assunzione di donne svantaggiate. Sempre a tempo indeterminato o in caso di trasformazione a tempo indeterminato di rapporti a termine. Per donne svantaggiate si intendono le lavoratrici:

  • con almeno 50 anni d’età e disoccupate da oltre un anno;
  • di ogni età, residenti al Sud e prive di impiego regolarmente retributivo da almeno 6 mesi;
  • di ogni età che svolgono professioni e/o attività in settori caratterizzati da disparità occupazionale di genere e prive di impiego regolarmente retributivo da almeno 6 mesi;
  • prive d’impiego regolarmente retributivo da almeno 24 mesi.

Riassumendo…

  • Via libera della Ue agli sgravi contributivi per assunzione di donne svantaggiate e under 36 al Sud.
  • La decontribuzione riguarda solo le assunzioni a tempo indeterminato.
  • Lo sgravio totale dei contributi Inps non può superare i 6.000 euro.