La settimana lavorativa corta è sempre più una realtà. Chi ha deciso che bisogna lavorare cinque giorni e che il week end debba durarne solo due? Alla limitazione dell’orario lavorativo stanno pensando diverse aziende e in alcuni Stati è partita la sperimentazione della settimana di lavoro da lunedì a giovedì. Chi ci guadagna? Facciamo chiarezza e smontiamo qualche luogo comune. Nel lontano 1928 John Maynard Keynes pronosticava che nel 2028 la giornata lavorativa sarebbe durata tre ore.
Settimana di lavoro corta: qui si può
Un esempio concreto di settimana di lavoro corta ci arriva dal Giappone. A poter scegliere di lavorare quattro giorni su sette sono i dipendenti (fortunati?) della ditta di abbigliamento nipponico Uniqlo. E’ bene precisare che non si tratta di uno sconto sulle ore settimanali: il full time resta sempre di 40 ore ma, su scelta personale, sarà possibile spalmarle su turni di 10 ore al giorno invece di otto.
Settimana di lavoro corta: ecco perché ci guadagnano tutti
A guadagnare dalla settimana lavorativa di quattro giorni sarebbe prima di tutto la salute. Il semaforo verde in questo senso è arrivato dall’Onu. Jon Messenger, team leader di ILO, l’International Labour Organization, il dipartimento dell’Onu che si occupa delle politiche del lavoro ha associato la settimana corta alla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, intestinali e dell’apparato riproduttivo. Diverse ricerche scientifiche sull’argomento hanno confermato che lavorare quattro giorni a settimana invece di cinque fa bene alla salute: secondo il presidente della UK Faculty of Public Health aiuta a “tenere sotto controllo la pressione e diminuirebbero i rischi di contrarre malattie mentali”. Ma non solo: in molti sono convinti che chiedere ai lavoratori di essere presenti un giorno in meno in azienda aiuterebbe anche la produttività.
Settimana di lavoro corta: quello che forse non sapete
Quello che peraltro molti non sanno è che la settimana, come periodo temporale di sette giorni, è una mera invenzione dell’uomo. Se infatti l’anno e il mese sono scanditi dai movimenti della Terra, che la settimana debba durare sette giorni è una pura convenzione. I primi a conteggiarla furono i babilonesi: questo popolo era convinto che nel sistema solare ci fossero sette pianeti. I primi a parlare di week end invece furono i giornalisti del magazine inglese “Notes and Queries” motlo tempo dopo, nel 1879. In un articolo si leggeva che “se una persona lascia la propria casa il sabato pomeriggio, alla fine della settimana lavorativa, per passare una domenica con gli amici, si dice che sta trascorrendo un ‘weekend'”. E c’è già chi sta pensando ad un papabile nome per riferirsi con esattezza alla settimana corta. I motivi per sceglierla, anche se spesso non