I tempi per la riforma pensioni 2024 stringono e la coperta è troppo corta per garantire flessibilità a tutte le categorie meritevoli di tutela. Chi è agli sgoccioli della carriera lavorativa guarda con speranza alle misure del Governo per sapere se potrà o no andare in pensione l’anno prossimo. Vediamo quali uscite sono confermate e intoccabili e quali invece ad oggi sono ancora in forse.

Pensione di vecchiaia e anticipata 2024: i requisiti

Possiamo definirli i due pilastri intoccabili che sorreggono il portone di uscita verso il mondo della pensione:

  • la pensione di vecchiaia e
  • la pensione anticipata.

Rispettivamente per accedervi nel 2024 serviranno 67 anni di età (con un minimo di 20 anni di contributi) e 42 anni e 10 mesi di versamenti (un anno in meno per le donne).

Chi l’anno prossimo perfeziona questi requisiti può dormire sonni tranquilli: la riforma pensioni e gli eventuali tagli alle misure inizialmente promesse, non toccheranno questi diritti.

Chi andrà in pensione nel 2024 con ape Social, Opzione Donna e il sistema a quote

Fin qui tutto liscio. Sulle spine però ci sono tutti i lavoratori che aspettano di sapere quali misure saranno confermate in attesa della riforma pensioni 2024. Occhi puntati su Ape Social, Opzione Donna e le quote pensioni (proroga quota 103, quota 41 per tutti e una nuova quota 96 rispolverata). Le prossime settimane saranno decisive per sapere verso quale misura deciderà di orientarsi il governo Meloni.

Quota 103 prorogata aprirebbe la porta della pensione nel 2024 a chi ha compiuto 62 anni di età e conta su almeno 41 anni di contributi versati (ci sono altri requisiti da verificare). Ma il governo deciderà di investire in una misura che non ha dimostrato forte appeal e che è costata anche tagli ad altre forme di pensione anticipata? Si perché per finanziare quota 103 l’ultima Legge di Bilancio ha posto dei limiti ad Opzione Donna limitandola soggettivamente a disoccupate, caregiver e disabili.

L’obiettivo, e la speranza di molte, sarebbe quello di superare questo paletto soggettivo e riaprirla a tutte le donne. Tuttavia “il prezzo sa pagare” potrebbe essere quello di portare l’età di uscita a 60 anni. Il che creerebbe una platea di esodate dell’Opzione Donna.

Queste ultime resterebbero escluse anche da un’eventuale riproposizione della Quota 96, perché il requisito anagrafico è di 61 anni (di cui 35 di contributi).

Sempre meno probabile invece l’idea della Quota 41 per tutti. Più volte il premier Meloni ha ribadito il suo NO a misure spot che servano solo da tappabuchi all’emergenza pensioni. Più facile prevedere invece la riconferma di Ape Social per le categorie più meritevoli di tutela.

Riassumendo

Dunque come andremo in pensione nel 2024?

  • In attesa della riforma pensioni restano in auge pensione di vecchia e anticipata, intoccabili;
  • Per quanto riguarda il sistema a quote allo studio la proroga di Quota 103 o una rivisitazione di Quota 96 mentre Quota 41 per tutti appare molto improbabile per via dei costi;
  • Opzione Donna potrebbe essere estesa a tutte le lavoratrici ma con innalzamento del requisito anagrafico a 60 anni;
  • Ape Social verosimilmente sarà oggetto di proroga nel 2024.