Il numero di matrimoni che fallisco sono in continuo aumento e molto spesso, anche a causa della crisi economica o per il bene dei figli, i coniugi decidono di rimanere a vivere nello stesso luogo come separati in casa.

Cosa significa esattamente essere separati in casa? Dormire in camere separate, consumando pasti separatamente e disinteressarsi delle rispettive necessità.

Separati in casa: cosa prevede la legge?

La separazione di fatto è una cosa diversa rispetto alla separazione legale, sia essa consensuale che giudiziale (in questi ultimi casi, infatti, è il giudice a dettare le condizioni della seaprazione o c’è un accordo scritto tra i due coniugi sulle modalità di separazione).

I separati di fatto, quindi, di fronte alla legge non sono affatto separati. I due coniugi vivono sotto lo stesso tetto ma separati.

Qui occorre, però, fare un digressione per spiegare quale differenza intercorre tra coabitazione e convivenza in ambito giuridico: la convivenza, infatti, prevede anche una condivisione di tipo affettivo e sentimentale mentre la coabitazione implica soltanto la divisione della stessa abitazione. Chi vive da separato in casa, quindi, cessa di convivere ma continua a coabitare.

Separati in casa: come procedere legalmente?

Come per la separazione consensuale o giudiziale, anche per i separati in casa è possibile procedere legalmente recandosi in Comune, all’Ufficio Stato Civile chiedendo la separazione che produrrà gli stessi effetti della separazione in tribunale con decorrenza dalla sottoscrizione della richiesta.

Quindi anche per i separati in casa vi sono i presupposti per ottenere il divorzio poichè è venuto a mancare la comunione legale e affettiva che contraddistingue il matrimonio. I separati in casa, infatti, vivono come 2 estranei.

Separati in casa: quali problemi burocratici?

La condizione di separati in casa porta, però, tutta una serie di problemi burocratici che non sempre trovano una facile soluzione, come ripartire le spese comuni dell’abitazione ma soprattutto disagi che potrebbero esserci a livello burocratico: il reddito dei due coniugi, pur se separati, vivendo sotto lo stesso tetto si continueranno a sommare facendo correre il rischio di perdere, ad esempio, l’assegno di maternità o facendo scendere il valore degli assegni familiari per i figli.