Attenzione perché senza questa attestazione le aziende non possono fare i lavori incentivati con il bonus casa. E, di conseguenza, potrebbe essere addirittura a rischio l’80% dei cantieri edili. Questo è, in estrema sintesi, l’allarme che, non a caso, è stato lanciato dalla Confartigianato.

Senza questa attestazione, ovverosia la certificazione SOA, le aziende non possono, anzi non potranno fare i lavori incentivati con il bonus casa. In quanto l’obbligo della SOA sarà esteso pure per i lavori di edilizia e di ristrutturazione effettuati in ambito privato.

Così come ha disposto il Governo italiano che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Attraverso un emendamento al decreto Ucraina bis.

Senza questa attestazione le aziende non possono fare i lavori incentivati con il bonus casa. A rischio l’80% dei cantieri?

Sul perché senza questa attestazione le aziende non possono fare i lavori incentivati con il bonus casa, la SOA è una certificazione. Nella fattispecie, un‘attestazione che qualifica le imprese del settore alla partecipazione agli appalti pubblici.

Senza questa attestazione, a partire dal 2023, niente lavori incentivati in edilizia pure in ambito privato. In altre parole, potranno essere iniziati e conclusi i lavori di ristrutturazione e/o di riqualificazione, ma senza alcun accesso ai bonus edilizi.

Ovverosia, niente detrazioni fiscali, niente sconto in fattura e niente cessione del credito. Senza questa attestazione le aziende non possono fare lavori con il bonus casa. Ma solo quando i lavori superano la soglia dei 516.000 euro.

Certificazione SOA obbligatoria solo per i lavori sopra i 516.000 euro è una garanzia di qualità e serietà

Sui bonus casa negati senza questa attestazione la Confartigianato ha espresso un parere negativo. Ma in realtà c’è pure chi ritiene che l’obbligo della SOA, per i lavori di importo rilevante, sia in realtà una garanzia di qualità e di serietà.