“Nelle azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri, graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova: trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi, e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda. Non parlerò, non penserò a niente. Ma l’amore infinito mi salirà nell’anima e andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro“, scriveva Arthur Rimbaud.

L’estate è la stagione della libertà. È il periodo dell’anno in cui la maggior parte delle persone decide di staccare qualche giorno dal lavoro per dedicarsi alle proprie passioni oppure semplicemente trascorrere dei momenti di relax.

Non a caso riuscire a trovare qualcuno in città durante i mesi caldi sembra essere spesso una “mission impossible”. Oltre alle persone, però, sembra che a dileguarsi spesso ci pensi anche il segnale Rai.

Tante, in effetti, sono le persone che riscontrano delle difficoltà a vedere i canali Rai in estate. Una situazione indubbiamente poco piacevole, soprattutto considerando il fatto che per beneficiare di questo servizio si paga la tassa sulla Tv di Stato. Ma è possibile evitare il relativo pagamento se si riesce a dimostrare le prove del disservizio? Ecco come funziona.

Segnale RAI salta in estate: chi lo può provare non paga il canone?

Oltre a essere sinonimo di vacanze e mare, l’estate può portare con sé anche alcuni piccoli inconvenienti. Non parliamo solo del caldo, ma anche della pessima qualità di ricezione dei canali Rai. Un problema che viene riscontrato da molti cittadini del nostro Paese, che si ritrovano così a dover rinunciare a seguire i programmi trasmessi dalla TV di Stato. Un calo, quello dei segnali Rai, che si verifica soprattutto nelle località vicine al mare.

In genere avviene durante alcune determinate ore della giornata o in caso di particolari condizioni climatiche. Il tutto a causa di alcuni fattori ambientali che vanno ad alterare le condizioni di propagazione elettromagnetica via etere.

Una situazione indubbiamente poco gradita, con alcuni che ipotizzano la presenza degli estremi per chiedere il risarcimento per interruzione del pubblico servizio. Nella realtà dei fatti, però, non è così.

Il pagamento del canone Rai, infatti, non è legato alla visione o meno dei programmi. Tale tassa è dovuta per il semplice fatto di possedere in casa un apparecchio idoneo alla ricezione del segnale. Anche se quest’ultimo salta, pertanto, i cittadini devono continuare a pagare la tassa sulla TV di Stato.

Chi ha diritto all’esonero dal pagamento della tassa sulla TV di Stato

Chiarito che se il segnalo salta si deve ugualmente pagare il canone Rai, è bene ricordare che vi sono alcuni casi in cui si ha diritto alla relativa esenzione. Tra questi si annoverano innanzitutto i soggetti che non detengono alcun apparecchio televisivo. Ma non solo, possono beneficiare di tale agevolazione gli ultra 75enni, a patto di registrare un reddito non superiore a otto mila euro annui. Hanno diritto all’esonero dal pagamento del canone Rai anche militari e diplomatici stranieri. L’esonero dal canone Rai, comunque, non viene riconosciuto in automatico. I soggetti interessati e aventi diritto devono presentare la dichiarazione sostitutiva, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

  • a mezzo del servizio postale in plico raccomandato, senza busta, al seguente indirizzo Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino (in tal caso va allegata copia di un valido documento di riconoscimento);
  • essere trasmesse, firmate digitalmente, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected];
  • essere consegnate dall’interessato presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate“.