“Quando i tuoi amici cominceranno uno strano allisciamento nei tuoi confronti, come mai fatto prima, va’ a controllare il tuo conto in banca: forse hai vinto al Superenalotto e te ne sei dimenticato“, afferma Andrea Mucciolo. Effettivamente non si può negare come i soldi facciano un po’ gola a tutti. Per questo motivo non stupisce il fatto che, in caso di vincita, amici e parenti del fortunato giocatore potrebbero essere più “socievoli” del solito.

Ma non solo, vi è anche un socio occulto che sembra prestare particolarmente attenzione a coloro che portano a casa un bel po’ di soldi grazie a uno dei tanti giochi legali disponibili.

Si tratta dello Stato che fa pagare le tasse su giochi e scommesse. Ma a quanto ammontano? Ecco come funziona.

Se vinci alla lotteria, al lotto o al gratta e vinci è felice anche il tuo socio occulto. Quante tasse devi pagare?

Le tasse da pagare differiscono in base al tipo di gioco e alla somma vinta. Entrando nei dettagli, ad esempio, è bene sapere che la tassazione sui Gratta e Vinci è pari al 20% se la vincita supera quota 500 euro. Tale percentuale è applicata solamente per la cifra eccedente la soglia poc’anzi citata. In caso di vincita di importo inferiore, invece, non viene applicata nessuna tassa.

Per quanto riguarda il gioco del Lotto, invece, viene applicata una tassazione pari all’8%. Questo sempre per la parte di vincita che supera quota 500 euro. Per vincite di importo inferiore a 500 euro non vi è alcuna forma di tassazione. Anche per il Superenalotto è presa in considerazione la soglia di 500 euro, con la percentuale di tassazione pari al 20%. Il 10 e Lotto, invece, prevede una tassazione dell’11%.

Nel mirino del Fisco anche i casinò online. In tal caso la tassazione differisce a seconda dell’importo vinto. Entrando nei dettagli si va dal 15% per vincite superiori a mille euro, fino ad arrivare al 25% per importi superiori a 10 milioni di euro.

Mediamente, comunque, la trattenuta è del 20%. Il tutto fermo restando che anche in questo caso non si pagano tasse per vincite di importo pari a massimo 500 euro.

Vincite ai giochi e dichiarazione dei redditi

In tutti i casi il prelievo fiscale è effettuato direttamente dal gestore del gioco che opera in qualità di sostituto d’imposta, provvedendo a versare l’importo delle tasse direttamente all’Erario. Il vincitore, pertanto, si vede accreditare la somma al netto delle tasse. Per questo motivo non è necessario indicare gli importi vinti in sede di dichiarazione dei redditi.

Unica eccezione sono le vincite derivanti da giochi che non sono autorizzati in Italia. Basti pensare a quelli con intermediario estero, che non hanno licenza nel nostro Paese. In tale circostanza, infatti, si deve indicare l’importo vinto sotto la voce redditi diversi, in modo tale da pagare le tasse dovute.