Il diritto alla pensione si può perdere? In quali casi? In molti si chiedono: se trovo lavoro dopo la pensione rischio di perdere l’assegno?

Da gennaio 2009, i redditi da lavoro sono interamente cumulabili con le pensioni di vecchiaia, di anzianità e anticipate, quindi se si trova lavoro non si rischia di perdere l’assegno.

La prestazione pensionistica potrebbe decadere in alcuni casi. Può succedere con la pensione sociale, la pensione d’invalidità e inabilità, la pensione di reversibilità e Quota 100.

Quota 100: se trovo lavoro dopo la pensione rischio di perdere l’assegno?

Con Quota 100 esiste il divieto di cumulo dei redditi da lavoro nel periodo che intercorre tra la decorrenza della pensione ed il raggiungimento del requisito anagrafico (67 anni) per la pensione di vecchiaia. Se si percepiscono redditi da lavoro il trattamento pensionistico viene sospeso ad eccezione dei redditi da lavoro occasionale che non superino i 5mila euro lordi annui. Dopo il compimento dei 67 anni di età, il divieto di cumulo decade.

La pensione sociale si perde se trovo lavoro?

La pensione sociale (o assegno sociale) è una misura di tipo assistenziale. Viene riconosciuta al compimento dei 67 anni se non si raggiunge il diritto alla pensione di vecchiaia.

Hanno diritto all’assegno sociale coloro che hanno un reddito non superiore ai 5.983,64 euro annui (11.967,28 euro se coniugati).

Il diritto alla pensione sociale decade se si supera il limite reddituale anche a seguito di reddito da lavoro. I titolari sono tenuti a comunicare annualmente i redditi aggiornati tramite modello RED.

Quando si perde il diritto alla pensione d’invalidità e di inabilità?

Per la pensione d’invalidità e per tutte le pensioni riconosciute agli invalidi civili vale quanto appena detto per la pensione sociale. Si tratta di una prestazione di tipo assistenzialistico e prevede requisiti reddituali.

Gli invalidi civili parziali (almeno al 74%) hanno diritto alla pensione d’invalidità se hanno un reddito inferiore ai 4.931,29 euro, mentre gli invalidi totali, i ciechi ed i sordi devono avere un reddito inferiore ai 16.982,49 euro.

Anche gli invalidi devono comunicare ogni anno i redditi aggiornati con il modello RED.

Percepisce la pensione di inabilità la persona a cui è stata accertata l’impossibilità a svolgere attività lavorativa. Lo svolgimento di lavoro dipendente o autonomo è incompatibile con la prestazione pensionistica.

Che succede con la pensione di reversibilità?

Come per l’assegno ordinario di invalidità, anche per la pensione di reversibilità sono previsti vincoli reddituali.

E’ prevista la decurtazione se il reddito del lavoro del superstite:

– è compreso fra 3 e 4 volte l’importo del trattamento minimo INPS: in tal caso, l’importo della pensione viene ridotto del 25%;

– supera 4 volte il trattamento minimo INPS: in tal caso, l’importo dell’assegno viene ridotto del 40%;

– supera 5 volte il trattamento minimo INPS: in tal caso, è prevista una riduzione del 50%.