L’obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini che sono capaci di fare cose nuove, e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto”, affermava Jean Piaget. La scuola è senz’ombra di dubbio una delle punte di diamante di ogni società. Qui si formano le basi dei giovani di oggi che saranno, inevitabilmente, gli adulti di domani. Non solo conoscenze teoriche, ma anche competenze personali che aiutano a destreggiarsi nel mondo del lavoro e nelle relazioni interpersonali.

Per questo motivo è fondamentale investire in tale settore, in modo tale da poter offrire a tutti le stesse opportunità.

Non si tratta solo di garantire a tutti dei libri su cui leggere e dei banchi dove appoggiarsi. A rivestire un ruolo importante è il capitale umano, ovvero insegnanti e personale ATA che ogni giorno si prendono cura e accolgono bambini e ragazzi, aiutandoli a volgere lo sguardo verso il futuro.

Un ruolo importante, quello ricoperto dal personale scolastico, che non sempre si vede riconoscere un valido riscontro dal punto di vista economico. Con l’arrivo della busta paga di luglio, però, potranno finalmente beneficiare di un’importante e gradita novità. Ovvero, docenti e personali Ata si vedranno corrispondere una retribuzione più alta del solito grazie all’erogazione di un bonus una tantum e arretrati. Ecco chi ne ha diritto e a quanto ammontano tali incrementi.

Legge di Bilancio 2023: in arrivo bonus una tantum stipendio statali

Attraverso la legge di Bilancio 2023 il Governo Meloni ha deciso di garantire l’erogazione di un bonus una tantum a favore dei dipendenti statali. Tra questi rientrano anche coloro che operano nel comparto scuola. Entrando nei dettagli, come si evince dal comma 330 della legge numero 197 del 29 dicembre 2022:

“Per l’anno 2023, gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale in applicazione dell’articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico di cui all’articolo 1, comma 609, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono incrementati di 1.000 milioni di euro da destinare all’erogazione, nel solo anno 2023, di un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza”.

Scuola, stipendi più alti a luglio per docenti e personale Ata: in arrivo bonus una tantum e arretrati

Buste paghe più pesanti in vista per insegnanti, presidi e personale amministrativo, tecnico e ausiliario.

I pagamenti dell’indennità una tantum pari all’1,5% dello stipendio previsti dalla Legge di bilancio 2023 e in vigore dal 1° gennaio, infatti, avranno luogo a partire dal mese di luglio. Quest’ultimi saranno compresivi dei sei mesi di arretrati, calcolati da gennaio dell’anno in corso. Salvo proroghe, è bene sottolineare, il bonus una tantum verrà corrisposto solo fino a dicembre del 2023.

A tal proposito la Ragioneria generale dello Stato ha reso noto a quanto ammonteranno tali incrementi. Entrando nei dettagli un dirigente scolastico beneficerà di un incremento mensile pari a 52,22 euro. Considerando gli arretrati, lo stipendio del settimo mese dell’anno registrerà un aumento pari a 365,54 euro. Il valore del bonus per gli insegnanti differisce in base all’anzianità, al titolo di studio e al grado della scuola in cui si lavora.

A titolo di esempio un docente laureato di scuola superiore di secondo grado che vanta tra i 28 anni e 34 anni di carriera, ha diritto a un incremento pari a 42,30 euro, ovvero 296,1 euro considerando gli arretrati. Un insegnante della scuola primaria che vanta tra i 21 e i 27 anni di lavoro, invece, avrà un’indennità una tantum pari a 34 euro, ovvero 238 euro considerando gli arretrati.

Un collaboratore scolastico che presta servizio da 35 anni, invece, ha diritto a un bonus pari a 26,22 euro mensili.

Ovvero a luglio avrà diritto a un incremento pari a 183,54 euro. Per ottenere maggiori informazioni in merito all’importo a cui si ha diritto si consiglia di consultare l’apposito documento pubblicato dalla Ragioneria Generale dello Stato, oltre ovviamente la busta paga di luglio.