I figli a scuola costano. E non ci riferiamo solo a quelli che sono all’università ma anche a quelli che frequentano la scuola dell’obbligo. C’è da pagare l’iscrizione, da acquistare i libri, da fare l’abbonamento per il trasporto, ecc. Ad ogni modo il legislatore offre ai genitori la possibilità di avere uno sgravio fiscale sulle spese scuola dei propri figli.

C’’è la possibilità di detrarre al 19% sia le spese d’istruzione diverse da quelle per l’università, sia le spese per l’università.

In questa sede ci occupiamo delle prime.

Spese scuola dei figli detraibili

La possibilità di detrarre le spese scuola dei figli diverse da quelle universitarie è espressamente prevista dall’art. 15, comma 1, lett. e-bis), del TUIR.

Le spese detraibili sono quelle relative alla frequenza di:

  • scuole dell’infanzia (scuole materne);
  • scuole primarie e scuole secondarie di primo grado (scuole elementari e medie);
  • scuole secondarie di secondo grado (scuola superiore).

Lo sgravio è possibile sia se trattasi di scuole statali sia paritarie private e sia degli enti locali. In merito alla tipologia di spesa, sono detraibili ad esempio, quelle sostenute per l’iscrizione, la mensa scolastica, le gite scolastiche, assicurazione della scuola, contributi per l’ampliamento dell’offerta formativa, abbonamento per il trasporto scolastico, servizi scolastici integrativi, abbonamento al trasporto pubblico (non cumulabile con il c.d. bonus trasporti). Non sono detraibili, invece, ad esempio, le spese per l’acquisto di libri, di cancelleria, ecc. (Circolare Agenzia Entrate n. 24/E del 2022).

Limite detraibile e modalità di pagamento

La detrazione 19% spese scuola dei figli si applica su un limite massimo non superiore a 800 euro per ciascun alunno o studente. Quindi, in caso di due figli, l’importo massimo di spesa su cui applicare lo sgravio e di 800 euro per un figlio e 800 euro per l’altro.

Si tenga presente che per poter detrarre la spesa sostenuta per il figlio, questi deve risultare fiscalmente a carico.

La detrazione è, comunque, ammessa anche se la spesa è sostenuta dal genitore per se stesso.

Ad ogni modo, a partire dalla spese sostenute dall’anno d’imposta 2020 ai fini della detrazione è necessario che il pagamento risulti da strumento tracciabile (assegno, bonifico, carte di credito, ecc.). Non si può avere lo sgravio se il pagamento è stato fatto in contanti.

Quali spese scuola figli si scaricano nel 730

Andando, quindi, a fare un riepilogo, il genitore può recuperare nel 730 il 19% della spesa scuola dei figli fiscalmente a carico. Lo sgravio è per cassa. Quindi, nel 730/2023 (anno d’imposta 2022) si scaricano le spese “pagate” nel 2022.

Per avere la detrazione è necessario che l’onere risulti pagato con strumento tracciabile (non contanti). Il beneficio fiscale spetta per spese relative alla frequenza di scuole (dalle materne alle superiori) sia statali che paritarie private.

Non si applica la detrazione con riferimento alle spese sostenute per acquisto di cancelleria e testi scolastici. Lo sgravio si può avere su un limite massimo di spesa pari a 800 euro per figlio.

Ammessa anche la detrazione 19% per le spese universitarie.