Per scaricare le spese sanitarie nel modello 730, servono le cosiddette pezze giustificative, gli scontrini della farmacia. Infatti, una delle principali voci di spesa per le famiglie italiane, che durante la campagna reddituale si trasformano in oneri detraibili che abbattono le tasse sui redditi sono proprio le spese sanitarie. Nel contenitore delle spese sanitarie si inseriscono gli acquisti di farmaci al banco, gli acquisti di dispositivi medici, le spese per le visite specialistiche, ordinarie, le analisi di laboratorio o quelle relative a veri e propri interventi chirurgici e non.

Basti pensare al dentista per esempio, oppure all’oculista o all’ortopedico.

Detrazioni, tra pagamento in contanti e pagamenti tracciabili, ecco cosa è cambiato

Per le detrazioni negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Ci vuole il pagamento tracciabile per poter scaricare molte di queste spese. Infatti pagando il dentista in contanti non si ha diritto alla detrazione. Anche perché il CAF a cui ci si rivolge per il 730, chiederà oltre alla fattura anche la copia della ricevuta del POS o la copia della ricevuta del bonifico. Per le medicine in farmacia invece non serve il pagamento elettronico. Ed in genere i contribuenti sono tenuti a conservare tutti gli scontrini della farmacia per poi presentarli al CAF che deve apporre il visto di conformità e a volte conservare copia di questi documenti di spesa. Questa la prassi usata per anni. Ma adesso si cambia, perché pare che gli scontrini non servono più.

“Buonasera, sono Daniele ed ho un serio problema. Lo scorso hanno abbiamo avuto in famiglia delle problematiche di salute di mia moglie e mio figlio, che ci sono costate tanto a livello di spesa. Problematiche che si sono risolte tutte, per fortuna, ma la spesa che abbiamo sostenuto resta. Tante medicine comprate in farmacia, per un valore che superava i 2.000 euro. Sono stato sempre molto preciso con i miei 730, conservando scontrini e fatture.

Ma a gennaio ho traslocato e credo di aver gettato via la busta contenente tutti gli scontrini che avrei dovuto scaricare dal reddito. Adesso che vado al CAF mi faranno storie giusto? come faccio a recuperare queste spese? secondo me nel precompilato ci sono, ma ogni anno mi chiedono di visionare gli scontrini. Sono disperato, perché rischio di perdere secondo me, 500 euro di rimborso Irpef.”

Obbligo di presentazione al CAF degli scontrini per le spese in farmacia

Gli scontrini della farmacia da conservare sono stati una autentica abitudine per tutti i contribuenti italiani interessati dalle dichiarazioni dei redditi. Ma lo scontrino che viene definito parlante perché c’è riportato sopra il codice fiscale del contribuente che ha sostenuto la spesa, ha sempre esposto i contribuenti a dei problemi. A volte perché la carta degli scontrini non è una carta che dura in eterno e spesso in poche settimane scompare la scritta.

A dire il vero, il fatto che compaia il codice fiscale dipende dal fatto che in farmacia al momento dell’acquisto e del pagamento del farmaco o del dispositivo medico, il farmacista di turno vuole la tessera sanitaria. E proprio grazie al sistema tessera sanitaria che nel cassetto fiscale del contribuente e nel modello 730 precompilato, entrano tutte le spese sostenute. Sempre così è stato, ma questo non ha escluso l’obbligo di presentare gli scontrini al Centro di Assistenza Fiscale. Adesso però si cambia. E pare che gli scontrini non siano più necessari. Almeno stando alle ultime novità delle circolari dell’Agenzia delle Entrate in materia modello 730.

Niente scontrini della farmacia? Nessun problema le spese possono essere lo stesso scaricate nel 730

Per le spese sanitarie detraibili, sia per quelle con obbligo di pagamento tracciabile che per quelle esenti da questo vincolo, nella precompilata si possono scaricare anche senza l’esibizione di fatture e scontrini al CAF o all’intermediario.

Questo ciò che emerge dai chiarimenti che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nella circolare n° 14 ed in quella n° 15 del 2023, pubblicate il 19 giugno scorso. Viene meno definitivamente il vincolo secondo cui il CAF o il commercialista, nell’ottica di rispettare le regole del visto di conformità, avrebbe dovuto visionare e conservare tutta la documentazione anche per dati che rispetto a quelli inseriti nel 730 precompilato, non sono variati.

Pertanto, a chi mancano gli scontrini, come il nostro lettore, adesso c’è l’alternativa. Infatti al posto dei già citati scontrini, ma anche al posto delle fatture, il contribuente può sottoscrivere una autocertificazione con in dettaglio le spese sostenute.

Come recuperare le spese sostenute nel 730, non avendo davanti gli scontrini

In pratica deve essere il contribuente a stilare una lista o un prospetto dove deve citare tutte le spese che ha sostenuto. Difficile da farsi se mancano i documenti di spesa? questo è vero, perché ipotizziamo che salvo un vero e proprio genio dalla memoria record, nessuno e nemmeno il nostro lettore è capace di ricordare singolarmente ogni viaggio in farmacia ed ogni spesa sostenuta. Ma in questo viene in aiuto il sistema tessera sanitaria. Infatti accedendo al sistema tessera sanitaria con lo SPID, si entra nell’area, “consultazione spese sanitarie”. E li c’è l’elenco di ogni singola spesa collegata alla propria tessera sanitaria. E si può fare ricerca per ogni anno solare.

Nell’autocertificazione il contribuente deve riportare le voci come sono inserite nel prospetto visionato nel sistema tessera sanitaria. E riportare nell’autocertificazione anche la dicitura, “che tale prospetto corrisponde a quello scaricato dal Sistema Tessera Sanitaria”. Naturalmente tale dichiarazione è sufficiente se il totale riportato nel sistema tessera sanitaria è uguale a quello riportato nel 730 precompilato. Se invece le spese sono di più di quelle riportate, il CAF deve chiedere, visionare e conservare gli scontrini e le fatture delle spese non riportate nel modello 730 presente nel cassetto fiscale del contribuente interessato.