Anche se non si tratta propriamente di un bonus, la sostituzione della caldaia può essere agevolata anche nel 2024, soprattutto considerando che si sta procedendo verso il bando definitivo delle caldaie a gas, previsto per il 2040. È probabile che dal 2025 non saranno più disponibili agevolazioni per chi desidera sostituire la propria caldaia a gas con una di nuova generazione. Pertanto, è consigliabile valutare l’idea di procedere subito, se necessario.

“Buonasera, oggi volevo chiedervi cosa offre la normativa per sostituire la caldaia di casa.

Volevo capire se ci sono degli incentivi da poter sfruttare visto che mi trova davanti a questa necessità di sostituzione. Il mio impiantista che a gennaio è venuto ad effettuare il solito controllo annuale, mi ha detto che bisognerà fare alcune sostituzioni di componentistica e come prezzo conviene che cambio la caldaia. Mi ha detto di informarmi se ci sono bonus e agevolazioni. Ecco perché chiedo a voi. Grazie.”

Sconto sul costo e risparmio sulle bollette, ecco il Bonus caldaia 2024

Da tempo è in corso una guerra aperta alle caldaie a gas, tanto che si prevede, come già menzionato, di bandirle definitivamente entro il 2040. Tutto si muove verso l’energia verde, con le fonti rinnovabili destinate a diventare protagoniste. Recentemente, la Comunità Europea ha approvato la cosiddetta Direttiva Case Green, il 12 marzo scorso.

Di conseguenza, la transizione energetica implica la necessità di sostituire prima o poi la caldaia di casa; quindi, sarebbe meglio procedere già nel 2024, dato che potrebbe essere l’ultima opportunità per includere la sostituzione, l’acquisto e l’installazione all’interno di alcune agevolazioni fiscali ancora disponibili.

L’obiettivo zero emissioni, cosa sta cambiando in materia di riscaldamento e rinfrescamento delle abitazioni a livello Europeo

Si punta alla decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento delle abitazioni per ridurre il consumo e lo spreco di energia. Questo processo prevede una graduale diminuzione dei consumi del 20% entro il 2035, mirando a raggiungere zero emissioni entro il 2050.

Oggi, la sostituzione della caldaia è incentivata principalmente per due ragioni: lo sconto sul costo e il risparmio sulle bollette. Questi vantaggi dovrebbero motivare i cittadini a intraprendere immediatamente questo passo, contribuendo alla riduzione delle emissioni, considerata dalle autorità la soluzione ottimale sotto il profilo ambientale.

Il piano caldaia della direttiva europea del 12 marzo 2024

Dal 2024, la produzione e la vendita di caldaie a gas verranno definitivamente interrotte, una misura che non influenzerà coloro che possiedono già tali caldaie. Questo rende opportuna la sostituzione di un modello vecchio con uno più moderno prima del divieto. Senza incentivi, il costo sarebbe maggiore, quindi il 2024 rappresenta l’ultima chance per risparmiare sulla spesa.

Inoltre, passare a una caldaia nuova può portare a una riduzione delle bollette. Le caldaie non di ultima generazione, infatti, non sono solo meno ecologiche, ma risultano anche meno efficienti in termini di consumo.

Bonus caldaia 2024, ecco le detrazioni fruibili

Le nuove caldaie a condensazione offrono numerosi vantaggi, come un rendimento superiore, minori costi di gestione, maggiore affidabilità e durata, oltre a ridurre significativamente le emissioni inquinanti e consentire un risparmio in bolletta fino al 30%. Esistono diverse opzioni di detrazioni fiscali disponibili per chi decide di sostituire la propria caldaia con un modello più efficiente:

  • Ecobonus del 50% per il passaggio da una caldaia tradizionale a una a condensazione di classe A;
  • Ecobonus del 65% per il passaggio a una caldaia a condensazione di classe A con l’aggiunta di sistemi di termoregolazione avanzati;
  • Bonus casa del 50% qualora la sostituzione della caldaia sia inclusa tra le opere di ristrutturazione edilizia;
  • Superbonus del 70% per la sostituzione della vecchia caldaia con una di ultima generazione come parte di un progetto di efficientamento energetico dell’immobile.

Queste detrazioni fiscali consentono di dedurre una parte della spesa sostenuta dalle imposte dovute, distribuendo l’importo della detrazione su rate annuali uguali nel corso di 5 o 10 anni.

Ciò significa che, per beneficiare appieno della spesa effettuata, sarà necessario indicare nelle dichiarazioni dei redditi successive la quota di spesa ammessa alla detrazione, permettendo di pagare meno IRPEF e addizionali o ottenere un rimborso delle imposte già versate.