Niente proroga al 2024 del superbonus 110 per i lavori condominiali e possibile addio anche alle opzioni di sconto in fattura superbonus e cessione del credito. Si arriva a queste conclusioni sulla base di quanto trapelato rispetto all’approvazione del DDL di bilancio da parte del Consiglio dei Ministri avvenuta in data 16 ottobre.

Nel DDL di bilancio non c’è alcuna conferma del 110 per i lavori condominiali. Dunque, se per gli immobili unifamiliari questo lo si sapeva già, per i lavori condominiali l’agevolazione, dal 2024, passerà al 70%.

Si tratta di una bella sforbiciata. Ciò vale anche laddove si rispettino tutti i requisiti di cui alla scorsa legge di bilancio 2022 che al ricorrere di alcune condizioni legate anche alla presentazione della CILAS, consente l’applicazione del 110 pieno per le spese 2023. In tutti gli altri casi il superbonus 2023 spetta al 90% e non al 110.

Sullo sconto in fattura e sulla cessione del credito, le intenzioni del Governo sarebbero quelle di cancellare le due opzioni. Ma al momento nel DDL di bilancio non sembrano esserci previsioni in tal senso.

Il superbonus per i lavori condominiali. Il 110 solo per le spese 2023

Partendo dalla mancata proroga del 110 pieno per i lavori effettuati sugli edifici condominiali, c’è da dire che a oggi danno diritto al superbonus 110 con SAL ultimato e spese 2023:

  • gli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini per i quali, alla data del 25 novembre 2022, risulta presentata la CILAS;
  • gli interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata in data antecedente alla data di entrata in vigore del decreto Aiuti-quater. Ossia in data 18 novembre 2022 e a condizione che per tali interventi, alla data del 31 dicembre 2022, risulti presentata la CILAS;
  • per gli interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata in una data compresa fra il 18 novembre 2022 e il 24 novembre 2022, sempre a condizione che per tali interventi, alla data dei 25 novembre 2022, risulti presentata la CILAS;
  • per quelli comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali alla data del 31 dicembre 2022 risulta presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.

Se non si rientra in una delle suddette casistiche, il superbonus 2023 copre le spese al 90%.

Detto ciò, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 in avanti varranno invece le seguenti aliquote agevolative: 70% per le spese sostenute nell’anno 2024;  65 per cento per quelle sostenute nell’anno 2025.

Superbonus. Possibile addio a sconto in fattura e cessione del credito superbonus

Cattive notizie potrebbero arrivare anche per quanto riguarda le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito superbonus (e altri bonus edilizi).

Con il DL 11/2023, c.d. decreto Cessioni o decreto superbonus, è stato previsto che le due opzioni sono ancora ammesse, se alla data del 16 febbraio 2023:

  • per gli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini, risulta presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) o presentato altro titolo abilitativo per i lavori diversi al superbonus;
  • per gli interventi effettuati dai condomini, risulta adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);
  • per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo;
  • per gli interventi per i quali non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo, edilizia libera, è richiesto l’inizio dei lavori. Serve una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’art 47 del DPR n. 445 del 2000 in cui sia indicata la data di inizio dei lavori. Data che deve essere antecedente al 17 febbraio.

Il Governo sembrerebbe intenzionato ad eliminare anche tali eccezioni così come introdotte dal DL Cessioni.

Anche se qui, l’intervento presenterebbe molte criticità posto che andrebbe ad intaccare situazioni ormai consolidate. Ossia sicure della chance di sconto in fattura e cessione del credito superbonus. Si tratta comunque di eccezioni con effetti che si esauriranno nel breve termine.

Riassumendo…

  • Nella manovra non c’è alcuna proroga per i lavori condominiali superbonus 110;
  • il Governo potrebbe anche intervenire sulle ipotesi residue in cui sono ancora ammesse le opzioni di sconto in fattura. E anche la cessione del credito superbonus (e altri bonus edilizi);
  • non rimane che attendere l’iter di approvazione della Legge di bilancio 2024 anche per lo sconto in fattura superbonus.