Il Governo Meloni ha rivoluzionato sia il superbonus sia le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito.

Il superbonus, con effetti dal 1° gennaio 2023 è sceso dal 110 al 90%. Ciò vale sia per i lavori condominiali sia per quelli effettuati su edifici unifamiliari.

Tuttavia ci sono delle eccezioni in base alle quali è ancora possibile sfruttare il 110 pieno per tutto il 2023.

Ad esempio, questa apertura riguarda gli interventi effettuati dai condomini, con CILA verificata,  per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata in data antecedente al 18 novembre 2022.

A tal proposito, nel corso dello Speciale Telefisco è stato chiesto all’Agenzia delle entrate se, ai fini della cessione del credito con il 110 pieno, è possibile pagare i lavori in via anticipata entro il 2023 per poi completarli nel 2024.

Vediamo qual è stata la risposta dell’Agenzia delle entrate.

Il Superbonus lavori condominiali. 110 solo per pochi

Per i lavori condominiali, le scadenze e le aliquote agevolative superbonus, ex art.119 del DL 34/2020,  sono le seguenti:

  • 90% per le spese 2023 (non più al 110%);
  • 70% per le spese sostenute nell’anno 2024;
  • 65 per cento per quelle sostenute nell’anno 2025.

Con la  Legge n°197/2022, Legge di bilancio 2023, è stato previsto che per le spese 2023 continuerà ad essere in vigore il 110 pieno per (Fonte dossier ufficiale Legge di bilancio):

  • gli interventi diversi da quelli effettuati dai condomini per i quali, alla data del 25 novembre 2022, risulta presentata la CILAS;
  • gli interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata in data antecedente alla data di entrata in vigore del decreto Aiuti-quater. Ossia in data 18 novembre 2022 e a condizione che per tali interventi, alla data del 31 dicembre 2022, risulti presentata la CILAS;
  • per gli interventi effettuati dai condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulta adottata in una data compresa fra il 18 novembre 2022 e il 24 novembre 2022, sempre a condizione che per tali interventi, alla data dei 25 novembre 2022, risulti presentata la CILAS;
  • comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici per i quali alla data del 31 dicembre 2022 risulta presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.

Dunque, in tutto questi casi si continua a prendere il 110 pieno.

Sarà possibile anche optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito rispetto ai lavori per i quali, alla data del 16 febbraio 2023, risulti:

  • presentata la Cila, per interventi diversi da quelli effettuati dai condomìni;
  • adottata la delibera assembleare di approvazione dei lavori e risulti presentata la Cila, nei casi di lavori fatti su edifici condomìniali;
  • presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici.

Dunque, per prendere il 110 pieno e optare per lo sconto o la cessione è necessario verificare i requisiti fin qui analizzati.

Cessione del credito superbonus solo per i lavori ultimati (speciale Telefisco). 110 o 90%?

Nel corso dello speciale Telefisco del 20 settembre, l’Agenzia delle entrate ha chiarito se ai fini della cessione del credito ( o sconto in fattura) con il 110 pieno, è possibile pagare i lavori in via anticipata entro il 2023 per poi completarli nel 2024.

L’intento del contribuente sarebbe quello di sfruttare l’aliquota del 110 anticipando il pagamento di tutte le spese nel 2023; altrimenti pagandole nel 2024 avrebbe diritto al 90% per le spese residue e non al 110.

Ebbene, la riposta dell’Agenzia è stata negativa.

Infatti:

sarà possibile usufruire del Superbonus, nella misura del 110 per cento, per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, che trovino corrispondenza in un Sal riferito al 31 dicembre 2023.

In sostanza, non è possibile pagare tutte le spese al 31 dicembre 2023 per sfruttare il 110 pieno; le spese pagate devono trovare corrispondenza in lavori eseguiti ossia in uno stato di avanzamento lavori, SAL, come da previsioni dell’art.

119 del DL 34/2020.

Riassumendo.

  • Per i lavori condominiali è ancora possibile sfruttare il 110 pieno, al ricorrere di alcune condizioni;
  • le spese pagate e oggetto di cessione del credito o sconto in fattura devono trovare corrispondenza in lavori eseguiti ossia in uno stato di avanzamento lavori, SAL;
  • non è possibile pagare tutte le spese al 31 dicembre 2023 per sfruttare il 110 pieno con lo sconto o la cessione del credito.