Il nuovo DL superbonus approvato dal Governo segna la fine delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito 2024. Lo Stato non ci metterà più soldi di tasca propria o meglio lo farà solo indirettamente concedendo la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi. Dunque addio ai lavori gratis o comunque pagati solo per una parte. Le spese potranno essere scaricate per quote annuali nel 730 o nel modello Redditi. Nei fatti si ritorna al passato in cui le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito sembravano solo un’utopia.

Con il DL superbonus si ritorna alla normalità dopo che la maxi agevolazione ha portato ad un deficit nel bilancio dello Stato che ancora ad oggi non si riesce a definire in maniera definitiva. Soprattutto considerato il recente intervento dell’Istat che ha messo in guardia lo Stato sui reali numeri del buco provocato dal superbonus.

DL superbonus. Saltano sconto in fattura e cessione del credito

Nessuno si aspettava un ulteriore intervento in materia di bonus edilizi. Invece il governo Meloni dopo il primo decreto superbonus di fine 2023, ha deciso di rimettere mano ai bonus edilizi tagliando le residue ipotesi di applicazione dello sconto in fattura e della cessione del credito 2024.

I nuovi lavori non potranno più contare sulle due opzioni. Chi vorrà ristrutturare casa con i bonus edilizi dovrà pagare tutto di tasca propria. Pe poi recuperare parte della spesa in dichiarazione dei redditi.

Con il DL di fine 2023 già si era messo un freno allo sconto in fattura.

Infatti, post DL 212/2023, sconto e cessioni erano ammesse:

  • per il bonus 75% finalizzato al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • per gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici nelle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana  per i quali sia stato richiesto, prima del 30 dicembre 2023, il relativo titolo abilitativo;
  • per gli interventi superbonus e altri bonus edilizi con titolo abilitativo in essere al 16 febbraio 2023;
  • per i lavori effettuati da IACP, cooperative di abitazione a proprietà indivisa e ONLUS, OdV e dalle APS iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano;
  • per i lavori su immobili danneggiati dagli eventi sismici o meteorologici verificatisi a partire dal 15 settembre 2022 per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza situati nei territori della regione Marche.

Sconto in fattura e cessione del credito 2024. Casi residui di applicabilità post DL Superbonus

Ora con il nuovo decreto superbonus si mette fine alle opzioni di sconto in fattura e cessione del crediti.

Naturalmente rimangono le tutele per i lavori già iniziati sulla base di un valido titolo abilitativo. Escludere anche queste casistiche dallo sconto in fattura 2024 sarebbe stato davvero troppo.

Ecco perché, con il nuovo decreto sono previste alcune ipotesi specifiche in cui sconto in fattura e cessione sono ancora ammesse. Si tratta dell’ultima tornata di crediti che andranno ad impattare sul bilancio dello Stato.

In particolare, le due opzioni alternative alla detrazione in dichiarazione dei redditi rimarranno solo rispetto alle alle spese sostenute in relazione agli interventi per i quali in data antecedente a quella di entrata in vigore del nuovo decreto (non ancora in Gazzetta Ufficiale):

  • risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA superbonus)  e gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini;
  • per gli interventi condominiali, risulti adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) superbonus;
  • risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi sono agevolati con il superbonus e comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici;
  • risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario, se gli interventi sono diversi da quelli agevolati con il superbonus;
  • siano già iniziati i lavori oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo, se gli interventi sono diversi da quelli superbonus e per i medesimi non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo.

Ulteriore casistiche con sconto in fattura 2024

Per quanto riguarda il bonus 75, sconto in fattura e cessione del credito 2024 saranno ammessi in relazione alle spese sostenute fino alla data di entrata in vigore del nuovo decreto.

Stessa cosa dicasi per le spese sostenute successivamente a tale data soltanto in relazione agli interventi per i quali in data antecedente a quella di entrata in vigore del decreto:

  • risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario;
  • siano già iniziati i lavori oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, si sia già stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e si sia versato un acconto sul prezzo, se per gli interventi non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo.

Rimane in essere la salvaguardia ossia la chance di sconto e cessione per il bonus 75 nella versione potenziata pre DL 212/2023.

Riassumendo…

  • Il nuovo DL superbonus elimina lo sconto in fattura e la cessione del credito 2024;
  • il decreto prevede comunque un salvagente per chi ha già il titolo abilitativo in mano o sta già facendo i lavori;
  • il decreto sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale nei prossimi giorni.