L’approvazione del nuovo decreto superbonus sta facendo preoccupare i contribuenti che avevano approfittato delle ultime possibilità di sconto in fattura e cessione del credito bonus 75 concesse dal DL 212/2023. Facciamo riferimento al decreto di fine dicembre che ha messo fine allo sconto e alla cessione per il bonus 75%. Nella versione in cui ammetteva all’agevolazione una lista molto lunga di lavori, fra questa la sostituzione degli infissi.

A tal proposito, in redazione di Investire Oggi è arrivato un quesito molto interessante.

“Gentilissima redazione di Investire Oggi, ho appena appreso la notizia della definitiva abolizione dello sconto in fattura e della cessione del credito. A tal proposito mi sorge un dubbio circa la possibilità di applicare lo sconto per degli infissi pagati con bonifico parlante a fine dicembre per la parte non coperta dalla sconto. Nell’ipotesi in cui la comunicazione dell’opzione al Fisco non sia stata già effettuata, c’è il rischio di perdere lo sconto in fattura? Grazie.”

Il bonus 75 e le residue chance di sconto in fattura e cessione del credito

Prima di dare una risposta la nostro lettore, cerchiamo di capire cosa è successo con il DL 212 sopra citato in tema di sconto in fattura 75%.

Il decreto in parola oltre a stravolgere il bonus 75%, riducendo e di molto la lista dei lavoro agevolabili anche in sconto in fattura e cessione del credito, ha previsto una breve finestra temporale in cui si applica la vecchia versione dell’agevolazione. Molto più conveniente di quella attuale.

In particolare, l’art.3 c.3 del Decreto ammette lo sconto. O la cessione, per le spese sostenute in relazione ai “vecchi interventi” per i quali in data 29 dicembre 2023:

  • risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario;
  • se non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo, è richiesto che siano già iniziati i lavori;
  • nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo.

Il contribuente di cui al quesito rientra in una di queste ipotesi; ecco perché ha potuto sfruttare lo sconto in fattura per gli infissi.

Il bonus 75 post DL 212

Per i lavori post dL 212, con lista interventi ridotta (ad esempio la sostituzione degli infissi non è più agevolata), sconto e cessione bonus 75% sono ammessi per spese sostenute da:

  • condomini, in relazione a interventi su parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa;
  • persone fisiche, in relazione a interventi su edifici unifamiliari o unità abitative site in edifici plurifamiliari, a condizione che il contribuente sia titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare, che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro (da rapportare al c.d. quoziente familiare, comma 8-bis.1 dell’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).

Non ci sono limiti reddituali  laddove nel nucleo familiare del contribuente sia presente un soggetto in condizioni di disabilità accertata ai sensi della L.104.

Bonus 75 infissi a fine dicembre. Cosa succede con il nuovo dl superbonus?

Nella giornata di ieri il Governo ha approvato un nuovo decreto che nessuno si aspettava. Infatti, non era trapelata alcuna notizia di un nuovo decreto superbonus per eliminare lo sconto in fattura e la cessione del credito.  Cosicché tra lo stupore di molti, i contribuenti si sono trovati nuovamente dinanzi ad un cambio di regole in corso. Cosa che ormai è diventata gestione ordinaria considerato che soprattutto per il superbonus abbiamo assistito a cambi di rotta continui.

Detto ciò, come si legge nel comunicato sul dl superbonus che interviene anche sullo sconto in fattura bonus 75 il decreto prevede, tra l’altro:

  • l’eliminazione, per gli interventi successivi all’entrata in vigore delle nuove norme, delle residue fattispecie per le quali risulta ancora vigente l’esercizio delle opzioni per il cosiddetto sconto in fattura o per la cessione del credito in luogo delle detrazioni;
  • al fine di acquisire, alla scadenza ordinaria del termine previsto per le suddette agevolazioni (4 aprile 2024), l’ammontare del complesso delle opzioni esercitate e delle cessioni stipulate, si esclude l’applicazione dell’istituto della remissione in bonis che avrebbe consentito, con il pagamento di una minima sanzione, la comunicazione funzionale alla fruizione dei benefici fino al 15 ottobre 2024;
  • al fine di garantire un’adeguata e tempestiva conoscenza delle grandezze economiche e finanziarie connesse alle misure agevolative oggetto del decreto, l’introduzione di misure volte ad acquisire maggiori informazioni inerenti alla realizzazione degli interventi agevolabili. È, inoltre, previsto, un corredo sanzionatorio;
  • ecc.

Dunque, è vero che il nuovo decreto superbonus ha effetti anche sullo sconto in fattura bonus 75.

Ma solo rispetto ai lavori che saranno eseguiti dopo la sua entrata in vigore.

In sintesi, si ritiene che i diritti acquisiti alla data del 31 dicembre scorso siano cristallizzati. Dunque il contribuente non perderà lo sconto in fattura.

Riassumendo…

  • Il Governo ha approvato un nuovo decreto Superbonus;
  • il decreto elimina lo sconto in fattura anche per il bonus 75% nella versione 2024;
  • chi ha ottenuto lo sconto in fattura bonus 75 per i lavori eseguiti prima che il decreto entrerà in vigore manterrà il diritto all’opzione.