Vediamo in questo articolo come ottenere lo sconto sull’acquisto casa già in sede di rogito notarile.

Quando si acquistano immobili a uso abitativo facenti parte di edifici interamente ristrutturati è prevista una detrazione IRPEF del 50% su una spesa massima di 96.000 euro per unità abitativa (se trattasi di case antisismiche ricadenti in zone sismiche 1, 2 e 3 la detrazione sale al 110%).

Condizione fondamentale ai fini del beneficio è che gli interventi di ristrutturazione hanno riguardato interi fabbricati e sono stati eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che, entro 18 mesi dalla data del termine dei lavori, vendono o assegnano l’immobile.

Detrazione per l’acquisto della casa: come calcolare la detrazione

La normativa prevede, tuttavia, un calcolo particolare per questo tipo di detrazione. In dettaglio, indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, l’acquirente o l’assegnatario dell’immobile deve calcolare la detrazione (del 50%) su un importo forfettario rappresentato dal 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’abitazione, risultante dall’atto di acquisto o di assegnazione (il prezzo è da considerarsi con IVA inclusa).

Esempio:

  • Prezzo risultante dall’atto di acquisto = 300.000 euro
  • Importo forfettario 25% = (300.000 x 25%) = 75.000 euro
  • Prezzo massimo su cui applicare la detrazione = 96.000 euro
  • Detrazione spettante = (96.000 x 50%) = 48.000 euro

Sconto sull’acquisto casa: come risparmiare subito

La detrazione per acquisto di case ristrutturate è da godere in 10 quote annuali di pari importo.

Pertanto, ad esempio, con riferimento alla spesa di acquisto sostenta nel 2020, la prima rata di detrazione è da godere nel Modello 730/2021 o Modello Redditi Persone Fisiche 2021 (anno d’imposta 2020) mentre l’ultima sarà indicata nel Modello 730/2030 o Modello Redditi Persone Fisiche 2030 (anno 2029).

Ad ogni modo, con riferimento alle spese 2020 e 2021, il contribuente può optare, in luogo della detrazione fiscale, per:

  • lo sconto in fattura accordato direttamente dall’impresa che vende o assegna l’immobile, la quale poi lo recupera nella forma del credito d’imposta da poter utilizzare in compensazione o cedere ulteriormente a terzi (inclusi istituti di credito e finanziari)
  • la cessione del credito a terzi soggetti, inclusa la stessa impresa ed inclusi istituti di credito e finanziari.

Laddove, dunque, l’acquirente o assegnatario dell’immobile riuscisse ad ottenere l’immediato sconto in fattura o l’immediata cessione del credito, ciò si tradurrebbe in un risparmio sul costo di acquisto già in sede di rogito (nell’esempio di cui sopra il risparmio sarebbe di 48.000 euro).

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