Il giorno 29 maggio è stato indetto uno sciopero dei taxi in porti, aeroporti e stazioni ferroviarie, mentre, in altri luoghi, il servizio seguirà un funzionamento regolare.

Nicola Di Giacobbe, del sindacato Unica taxi Cgil annuncia che “L’assemblea delle organizzazioni sindacali e delle centrali radio presenti ha votato parere favorevole per uno sciopero nazionale fissato per il giorno 29 maggio che si concretizzerà nella sospensione del servizio nei porti, negli aeroporti e nelle stazioni, lasciando invariato il servizio altrove”

Di Giacobbe spiega che “Il governo non dà segnali che debellino il caporalato tecnologico – spiega Di Giacobbe – non contrasta le multinazionali dello sfruttamento e non favorisce il trasporto pubblico permettendo a soggetti che non hanno nessun titolo per operare di essere elemento di concorrenza sleale verso operatori taxi ed Ncc.

Intanto, però, l’autorità di garanzia degli scioperi ha chiesto ai sindaci di Roma, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli e Torino i nominativi dei singoli tassisti che non hanno svolto il proprio turno di servizio  dal 15 al 21 febbraio, astenendosi, in questo modo, dalla propria prestazione lavorativa. Le astensioni, giudicate illegittime potrebbero portare a sanzioni per chi vi ha preso parte.