A partire dal primo gennaio 2020 vi saranno grosse novità, soprattutto per i ritardatari nel pagamento delle imposte.

È stato appena pubblicato in gazzetta il nuovo decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che prevede l’abbassamento dell’attuale 8% degli interessi legali.

Soprattutto per quanto riguarda gli interessi applicati a sanzioni per mancato o ritardato pagamento, sostanzialmente, essi saranno decisamente inferiori rispetto agli interessi per le stesse sanzioni che vengono applicate fino al 31 dicembre 2019.

Ma quanto sarà questo sconto? scopriamolo insieme.

Interessi legali applicati alle sanzioni. Saranno i più bassi di sempre

Come già detto, attualmente, e fino al 31 dicembre 2019, la misura degli interessi legali applicati, ad esempio, alle sanzioni per tardivo pagamento delle imposte, è pari allo 0,8%.

Dal primo gennaio 2020, questo tasso verrà drasticamente diminuito, e sarà (come, di conseguenza, per gli stessi interessi calcolati) il più basso mai visto, ossia, pari allo 0,05%.

Una netta differenza rispetto al passato, i cui benefici si potranno notare, soprattutto in fase di pagamento tardivo delle imposte attraverso l’istituto del ravvedimento operoso.

Cosa cambia con un tasso legale allo 0,05%?

Con un tasso legale dello 0,05%, anziché dello 0,80%, a partire dal primo gennaio 2020, i contribuenti potrebbero risparmiare, non importanti somme di denaro, ma sicuramente delle cifre di tutto rispetto.

Facciamo un esempio che possa far luce sulla grandezza del risparmio.

Proviamo a pensare ad un debito verso l’amministrazione finanziaria di 10 mila euro. A quanto ammontano le sanzioni? Ebbene:

  • Fino al 31 dicembre 2019, gli interessi sono pari ad 80 euro (0,8% di 10 mila euro);
  • A partire dal primo gennaio 2020, gli interessi da corrispondere saranno pari a 5 euro (0,05 di 10 mila euro).

75 euro in meno. Una bella differenza, che di certo farà contenti tutti i contribuenti italiani, soprattutto i più distratti, o quelli che, comunque, non sono riusciti a regolarizzare in tempo la propria posizione debitoria nei confronti del fisco.

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