Dopo la sanatoria cartelle, è in arrivo anche la scadenza della sanatoria liti fiscali. Si tratta di istituti diversi. Entrambe previste dalla Legge di bilancio 2023.

La prima (rottamazione quater) interessa le cartelle di pagamento aventi ad oggetto debiti affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. L’adesione permette di risparmiare sanzioni e interessi. Bisognava fare domanda entro il 30 giugno 2023. Sono, tuttavia, ancora in tempo a fare domanda entro il 30 settembre 2023 (che slitta al 2 ottobre, essendo sabato) coloro che, al 1° maggio 2023, avevano residenza, sede legale o operativa in uno dei comuni di cui all’allegato 1 del decreto alluvioni.

La definizione agevolata del contenzioso

La sanatoria liti fiscali, invece, non ha nulla a che vedere con le cartelle di pagamento. Interessa, invece, la possibilità di definire in maniera agevolata, chiudendolo in anticipo, un contenzioso aperto con il fisco.

Volendo andare nel dettaglio, la sanatoria liti fiscali permette di risparmiare le spese di giudizio, le sanzioni e gli interessi. Si andrebbe, invece, a pagare solo una parte valore della controversia. In particolare, si paga:

  • 90% del valore della controversia, per i ricorsi pendenti iscritti nel primo grado;
  • 40% del valore della controversia, in caso di soccombenza dell’Agenzia fiscale nella pronuncia di primo grado;
  • 15% del valore della controversia in caso di soccombenza dell’Agenzia fiscale nella pronuncia di secondo grado;
  • 5% del valore della controversia pendente innanzi alla Corte di cassazione e per la quale l’Agenzia fiscale risulti soccombente in tutti i precedenti gradi di giudizio.

Sanatoria liti fiscali, domanda entro il 2 ottobre

Questa definizione agevolata non riguarda tutte le liti fiscali. Possono, infatti, formare oggetto di sanatoria solo

le liti il cui atto introduttivo del giudizio in primo grado sia stato notificato alla controparte entro il 1° gennaio 2023 e per le quali, alla data di presentazione della domanda, il processo non si sia concluso con una pronuncia definitiva.

Per aderire, la Legge di bilancio 2023, dice che bisogna fare domanda entro il 30 settembre 2023. Inoltre entro la stessa data dovrà essere pagato anche l’importo dovuto in unica soluzione oppure la prima rata (in caso di pagamento rateale).

Poiché, tuttavia, il 30 settembre 2023 cade di sabato, la scadenza può slittare al primo giorno lavorativo successivo. Quindi, al 2 ottobre 2023.

Per completezza, ricordiamo che, la domanda si fa inviando all’Agenzia Entrate il relativo modulo attraverso il software “Domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti“.

Riassumendo…

  • la sanatoria liti fiscali è prevista dalla legge di bilancio 2023
  • permette di chiudere anticipatamente ed in maniera agevolata le liti pendenti con il fisco (Agenzia Entrate) cui atto introduttivo del giudizio in primo grado sia stato notificato alla controparte entro il 1° gennaio 2023 e per le quali, alla data di presentazione della domanda, il processo non si sia concluso con una pronuncia definitiva
  • si risparmiano spese di giudizio, sanzioni e interessi, mentre si paga solo una percentuale del valore della controversia
  • per aderire bisogna fare domanda entro il 30 settembre 2023, che essendo sabato slitta al 2 ottobre 2023
  • trovi qui il calendario completo per adesione e pagamento sanatoria liti fiscali.