Cambia forma la sanatoria delle cartelle esattoriali che inizialmente sembrava un provvedimento di una vastità enorme e adesso non lo è più. La sanatoria del nuovo governo Meloni perde un pochino importanza. Non sembra più quel provvedimento che puntava ad essere una specie di nuova pace fiscale. In pratica sparisce il saldo e stralcio delle cartelle e resta inalterato praticamente solo il provvedimento di cancellazione definitiva delle cartelle inferiori a 1.000 euro. Ed è proprio questo il provvedimento più importante che riguarda le cartelle esattoriali.

Un provvedimento senza dubbio di comodo per i cittadini, perché il vantaggio, anche se circoscritto ad un determinato periodo temporale, è evidente. Un provvedimento molto importante che consentirà a molti cittadini davvero, di azzerare o quasi le cartelle esattoriali al loro carico.

“Gentile redazione, mi chiamo Mario e sono un lavoratore dipendente che ha un reddito non certo elevato a tal punto da non essere stato capace di pagare diverse tasse. Un anno per colpa del periodo di disoccupazione che ho percepito dall’INPS sono stato caricato di 700 euro di Irpef da pagare con il 730. L’anno di riferimento di quello che ha tutti gli effetti è un mio debito è il 2013 e si tratta di un debito che ancora oggi non sono riuscito a pagare. Tanto è vero che ho ricevuto una cartella esattoriale che col tempo è diventata di 1.500 euro. Inoltre l’anno scorso come riprese l’attività di Equitalia, ho ricevuto una cartella di oltre 3.000 euro comprensiva anche di alcune multe prese per infrazioni al Codice della Strada e di alcuni bolli auto non pagati, ma che fanno riferimento alla mia vecchia auto venduta nel 2013. Ho sentito dire che adesso c’è la sanatoria che cancella tutte le cartelle sotto 1.000 euro. Naturalmente anche in questo caso sono sfortunato? Le mie cartelle non potranno essere salvate?”

Sanatoria cartelle esattoriali, per quali debiti e fino a quando?

La rottamazione-ter delle cartelle esattoriali riparte e riapre con questo colpo di spugna

La confusione intorno alla sanatoria delle cartelle esattoriali è tanta, soprattutto perché col tempo il provvedimento ha cambiato veste ed ha cambiato diverse regole che inizialmente sembravano dovessero fare capolino nella legge di Bilancio.
Oggi ciò che è rimasto praticamente inalterato è soltanto il provvedimento di cancellazione delle cartelle esattoriali di importo inferiore a 1.000 euro e fino al 2015. Resta un provvedimento molto importante che riguarderà anche e senza dubbio, il nostro lettore. Infatti per quanto ci dice, anche se i suoi debiti totali superano abbondantemente i 1.000, arrivando a 3000 come la cartella esattoriale che gli è arrivata da poco, potrà godere dello scorporo di queste cartelle dal suo carico. Perché il meccanismo di questa sanatoria lo consentirà dal momento che sembra ricalcherà quella di qualche anno fa. Il provvedimento ormai appare certo di essere inserito nella legge di Bilancio a tal puto che emergono anche le condizioni in cui questo provvedimento dovrà essere utilizzato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione in favore del contribuente indebitato ed interessato.

Cosa significa cancellazione automatica delle cartelle

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Cancellazione automatica significa che il contribuente non dovrà presentare assolutamente domanda per poter godere di quella che ha tutti gli effetti è un’agevolazione. Niente istanza e niente adesione alla definizione agevolata dei debiti, come si chiamano in questi casi queste sanatorie. Le cartelle dei contribuenti verranno sanate automaticamente. In pratica come anche per il provvedimento che ha cancellato le cartelle esattoriali antecedenti il 2010, nessun adempimento è richiesto ai contribuenti che non devono adoperarsi in niente. Tutto si risolve d’ufficio. L’unica accortezza per il diretto interessato è quella di collegarsi al portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione per verificare, non appena il provvedimento sarà passato a definitivo, l’avvenuta cancellazione dei debiti pregressi.

Quali cartelle e quali debiti rientrano nella cancellazione?

Va ricordato che si parla di debiti ma impropriamente.
Infatti la sanatoria riguarda e cartelle esattoriali, diventate tali già alla data di fine 2015. Significa che si tratta di quelle cartelle che erano già a carico di Equitalia prima che le operazioni della riscossione in Italia passassero proprio ad una branca interna del Fisco nostrano, ovvero ad Agenzia delle Entrate Riscossione. Le cartelle vengono cancellate per singolo ruolo e non si fa riferimento a quelle cumulative. Significa in pratica che anche il nostro contribuente, che come ci dice, ha una cartella intera di oltre tremila euro ma riferita a più debiti, potrà ottenere la cancellazione totale di tutte le cartelle a suo carico. Perfino quella cartella relativa all’Irpef da versare dovrebbe essere automaticamente cancellata e quindi rientrare in pieno nella sanatoria. Questo, dal momento che fa riferimento ad annualità fiscali precedenti il 2015 e quindi già cartella a quella data. Inoltre anche se adesso è salita oltre i 1.500 euro, il riferimento dovrebbe essere al tributo evaso e non al tributo caricato di interessi, sanzioni ne spese accessorie che ne lievitano l’importo fino a raddoppiarlo spesso. Su questo solo il provvedimento definitivo potrà fare luce perché al momento non c’è ancora nessuna certezza di come funzionerà la sanatoria. Resta il fatto che siamo di fronte ad un provvedimento che alleggerirà e di parecchio il carico fiscale dei contribuenti.