La tregua fiscale è ormai certa con l’approvazione della Legge di Bilancio da parte del Governo e del Parlamento. Entrano in azione la cancellazione d’ufficio delle cartelle, la nuova rottamazione quater, la sanatoria delle liti pendenti e lo stralcio delle cartelle degli enti locali. Un provvedimento profondo e di vasta portata, quindi. In alcuni casi servirà presentare una opportuna istanza, in altri casi tutto sarà automatico. Ma adesso è già tempo di pensare a come sfruttare la possibilità. Partendo dal presupposto che tutto ciò che si può fare passa dal sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Compreso il controllo delle pendenze che un contribuente ha. Bisogna muoversi, anche perché siamo nella fase in cui iniziano ad arrivare le cartelle di fine anno. Comunemente è il mese di dicembre quello più frequentato dalle cartelle esattoriali, dal momento che per evitare la prescrizione l’ADER spesso invia le cartelle prima che entri il nuovo anno per non perdere il diritto all’incasso nei confronti dei contribuenti. Ma con le cartelle appena ricevute cosa bisogna fare?

“Buonasera, sto attendendo che parta la sanatoria, ma oggi mi è arrivata una cartella per un bollo 2013 non pagato. Nell’atto che ha ritirato mio marito, c’è il riferimento a una cartella notificata nel 2019 relativa al bollo del 2013. E c’è scritto che se non pago entro 30 giorni, o se non impugno l’atto, mi fermano l’auto, con tanto di numero di targa riportato sopra. Cosa posso fare?”

Sanatoria cartelle e cancellazione, come sfruttare le potenzialità del sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione

Accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione serve per svariate ragioni. E ancora di più oggi che siamo di fronte all’avvio della nuova sanatoria delle cartelle. Per accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione serve lo SPID, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale.

In alternativa si possono usare le credenziali concesse dalla CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o dalla CIE (Carta di Identità Elettronica). Una volta autenticato all’area riservata il contribuente può avere accesso a tutto ciò che gli serve. In primo luogo, verificando i debiti pregressi e a suo carico con l’agente della riscossione. L’area a tema si chiama “situazione debitoria – consulta e paga”. Al suo interno si possono trovare tutte del contribuente, quelle da saldare e quelle saldate, distinte per provincia di riferimento o cumulative. Nella stessa area si può presentare istanza per ottenere la rateizzazione o per annullare la precedente rateizzazione concessa o semplicemente richiesta.

Sospendi la riscossione delle cartelle, cos’è questo servizio del sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione

In pochi passaggi sul sito il contribuente può chiedere la sospensione della riscossione nei suoi confronti per tutte le cartelle o per alcune di esse. La sospensione può essere effettuata compilando il FORM e seguendo le istruzioni. Naturalmente va inviata una istanza per volta e soprattutto allegando a ogni istanza la copia della cartella di pagamento e la documentazione che giustifica la richiesta si sospensione della riscossione, come può essere la copia di un pagamento effettuato ma non riscontrato, la copia di una sentenza che annulla il debito e così via.

La definizione agevolata presto sarà riattivata

Per la sanatoria delle cartelle di oggi la procedura telematica di richiesta, che ancora deve essere attivata, ovviamente, serve per la rottamazione. La cancellazione d’ufficio delle cartelle al di sotto di 1.000 euro diventate di competenza del concessionario alla riscossione entro il 2015, se riferite ad Agenzie Fiscali, Amministrazioni Statali o Enti previdenziali pubblici, è automatica. Non c’è bisogno di istanza. Nel sito dell’ADER c’è l’area idonea all’istanza, chiamata “definizione agevolata”.

Il preavviso di fermo amministrativo del veicolo con la cartella esattoriale di fine anno

Nel momento in cui arriva la cartella esattoriale adesso, con preavviso di fermo come ci segnala la nostra lettrice, la situazione si complica.

Infatti il termine offerto per regolare la situazione è di soli 30 giorni. Significa che la nuova sanatoria non potrà essere sfruttata se il contribuente non è disposto a far scattare il fermo e provvedere dopo a mettersi in regola, sfruttando i vantaggi della rottamazione per esempio. In base a ciò che scrive la lettrice, l’atto rientrerebbe nella rottamazione, con tanto di possibilità di avere lo sconto su sanzioni e interessi.

Ma per il momento non si può aderire alla rottamazione che ancora deve partire. Per evitare il fermo potrebbe essere il caso di produrre istanza all’ADER, magari recandosi alla sede territorialmente competente. L’alternativa sarebbe di lasciare tutto com’è, perché probabilmente visto l’ingresso del nuovo anno, le procedure di esecuzione forzata saranno bloccate in una fase di stallo dovuta all’avvio della sanatoria. Il fermo non sarà imposto e, a sanatoria avviata, si potrà sfruttare la rottamazione per pagare meno.