Si avvicina la scadenza per il pagamento della prima o unica rata della sanatoria cartelle. È il 31 ottobre 2023 per coloro che hanno fatto domanda di adesione entro il 30 giugno 2023 ricevendo risposta di accoglimento entro il 30 settembre 2023.

Per coloro che, invece, al 1° maggio 2023 avevano residenza, sede legale o operativa in uno dei comuni di cui all’allegato 1 del decreto alluvioni, il pagamento è spostato di 3 mesi. Per loro, infatti, la domanda andava presentata entro il 2 ottobre e la risposta arriverà entro il 31 dicembre 2023.

Il piano di pagamento

La lettera di risposta, se di accoglimento, ha in allegato i bollettini per pagare e indica le scadenze di versamento.

In merito a queste ultime, chi in sede di domanda ha scelto l’unica soluzione, deve andare alla cassa entro il 31 ottobre 2023 (ovvero 31 gennaio 2024 per gli alluvionati di maggio).

In caso di scelta rateale (massimo 18 rate) la prima rata scade il 31 ottobre 2023 (ovvero 31 gennaio 2024) e la seconda rata il 30 novembre 2024 (ovvero 28 febbraio 2024 per gli alluvionati). Le altre rimanenti, andranno pagate entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024.

Ci sono i consueti 5 giorni di tolleranza per ogni scadenza delle rate della rottamazione. Non pagando nemmeno entro 5 giorni, pure una sola rata, si decade dalla definizione agevolata.

Come pagare la sanatoria cartelle, la domiciliazione è conveniente

I bollettini della sanatoria cartelle si possono pagare con il servizio Paga on-line. Oppure tramite i canali telematici di poste e banche o recandovi qui personalmente allo sportello. Si può andare, previo appuntamento, anche direttamente agli uffici dell’Agenzia Entrate Riscossione.

Il metodo più conveniente che consente di non avere grilli per la testa, è la domiciliazione bancaria. Quindi, pagare la rottamazione cartelle direttamente con addebito sul c/c.

Una soluzione ancora più comodo per i dipendenti pubblici che, in genere, ricevono l’accredito dello stipendio ogni 27 del mese.

Ossia, proprio a ridosso delle scadenze previste per la sanatoria.

Sono loro quelli che rischiano meno rispetto agli altri lavoratori, che in genere ricevono, invece, lo stipendio in accredito solo agli inizi del mese. In altri termini per i pubblici c’è meno rischio che al momento dell’addebito della rata della sanatoria, l’Agenzia non trovi soldi sul conto e, quindi, il pagamento non vada a buon fine.

Riassumendo…

  • i bollettini della sanatoria cartelle si possono pagare online oppure anche con la domiciliazione bancaria
  • la domiciliazione bancaria prevede, quindi, l’addebito diretto in c/c a ciascuna scadenza prevista
  • il metodo permette di non dimenticare la scadenza
  • è molto conveniente per i dipendenti pubblici in quanto loro ricevono l’accredito dello stipendio ogni 27 del mese ed è minimo il rischio che alla data dell’addebito della rata della sanatoria (che cade anch’essa alla fine del mese) non ci siano soldi sul c/c.