“Dicono che c’è un tempo per seminare e uno che hai voglia ad aspettare. Un tempo sognato che viene di notte e un altro di giorno teso come un lino a sventolare. C’è un tempo negato e uno segreto, un tempo distante che è roba degli altri”, canta Ivano Fossati con il brano C’è tempo. I

n effetti c’è un tempo per ogni cosa.

Nelle nostre giornate ricche di impegni, ogni momento sembra destinato a essere riempito da qualcosa da fare.

Basti pensare al lavoro, alle faccende di casa, al fare la spesa e alle tante altre piccole incombenze quotidiane.

Alcune di queste attività possono essere rimandate, mentre altre devono essere svolte necessariamente entro un determinato limite temporale. Questo perché in caso contrario si rischia di incorrere in spiacevoli conseguenze. Lo sanno bene molte persone alle prese con debiti pregressi con il Fisco che hanno deciso di aderire alla Rottamazione Quater. Quest’ultimi hanno potuto modificare il piano di pagamento delle rate all’Agenzia delle Entrate fino al 10 ottobre. Ora si devono affrettare a pagare la prima o unica rata per cui manca davvero molto poco. Ecco cosa aspettarsi.

Rottamazione Quater, scaduto il termine per modificare il piano: rata unica in scadenza

Tante sono le persone che hanno deciso di aderire alla Rottamazione Quater. Proprio su tale agevolazione è giunto in redazione il quesito di un nostro lettore che ci chiede: “Buongiorno, ho ricevuto qualche giorno fa una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate attraverso cui mi è stato confermato l’ accoglimento della domanda di adesione alla Definizione Agevolata. Non mi è però ben chiaro se devo effettuare il pagamento subito oppure se ho ancora del tempo a disposizione. In particolare mi sorge il dubbio se vi siano delle scadenze in particolare da rispettare. Grazie in anticipo per la risposta”.

Ebbene, per fornire una risposta a tale quesito prendiamo come riferimento il sito dell’Agenzia delle Entrate e il Dectreto legge numero 51 del 2023.

Quello che ha modificato le tempistiche per il versamento delle somme dovute dai soggetti che hanno deciso di richiedere la definizione Agevolata. Entrando nei dettagli, i pagamenti dovranno aver luogo:

  • “in un’unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023;
  • oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023.

In caso di omesso ovvero insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, dell’unica rata ovvero di una di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento, la Definizione agevolata risulta inefficace e i versamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto sulle somme dovute”.

Dunque, saltare i pagamenti delle rate della rottamazione se non si ha un piano B non è conveniente. E conviene invece essere puntuali e rispettare le scadenze.

Il pagamento della prima o unica rata, il cui termine è fissato al 31 ottobre, è quindi considerato nei termini se effettuato con un ritardo non superiore ai cinque giorni. Poiché quest’anno il 5 novembre cade di domenica, i soggetti interessati avranno tempo fino a lunedì 6 novembre per mettersi in regola. I termini e le scadenze della Rottamazione Quater fino a ora citate slittano di tre mesi per coloro che hanno residenza o sede legale nei Comuni colpiti dagli alluvioni di maggio, ovvero Emilia – Romagna, Marche e Toscana.