Sta per arrivare a scadenza la pratica di definizione agevolata delle cartelle esattoriali. Dopo la proroga che ha spostato la scadenza della cosiddetta rottamazione cartelle dal 30 aprile al 30 giugno, ecco che ormai mancano davvero pochi giorni per sfruttare l’occasione. La rottamazione quater, perché è la quarta volta che un Governo vara un provvedimento di questo genere, può essere richiesta da soli, senza necessariamente andare da professionisti abilitati, CAF o altro.

Per chi ha le credenziali di accesso ai servizi pubblici delle Pubbliche Amministrazioni, tutto è più semplice.

Per gli altri, quelli privi delle credenziali, la procedura è più complicata, ma non impossibile da espletare anche in tempi piuttosto brevi. Ed è proprio a questi che ci rivolgiamo nel focus odierno. Perché molti contribuenti ci chiedono come possono fare entro il 30 giugno ad espletare la procedura.

“Buonasera, sono Piera e vi chiedo una delucidazione riguardo alle cartelle esattoriali con rottamazione. Mio padre ha un bollo auto del 2017 da 400 euro, come da cartelle esattoriale che è arrivata in questi giorni. Avremmo pensato alla rottamazione, che io ho già sfruttato presentando domanda per miei debiti. Ma io ho lo SPID e ho fatto tutto da sola a casa. Volevo fare lo stesso per mio padre, ma non ha SPID e nemmeno la carta di identità elettronica. Mi spiegate come posso aderire alla definizione agevolata per suo conto?”

Rottamazione delle cartelle, scadenza in arrivo, ecco come fare subito senza SPID e CAF

Se la nostra lettrice non vuole appoggiarsi ad intermediari autorizzati per l’espletamento di questa pratica di rottamazione quater per suo padre, può benissimo fare tutto da sola. Infatti la procedura è disponibile sia in area riservata, come lei sa bene avendo provveduto a presentare istanza a suo nome, che in area libera. E per area libera si intende l’area del sito internet di Agenzia delle Entrate Riscossione, accessibile a qualsiasi utente anche senza lo SPID, la CIE o la CNS.

Naturalmente con uno qualsiasi di questi strumenti di accesso ai servizi pubblici delle PA, la procedura è più semplice.

Si può scaricare in tempo reale il prospetto dei debiti che si anno (il classico estratto di ruolo). E si può presentare la domanda con i debiti rottamabili già pre-caricati. Ed il contribuente deve solo scegliere se lasciare un determinato debito nella definizione agevolata o se toglierlo. In area libera la procedura è più complicata. Ma non impossibile come già anticipato in premessa.

Ecco la procedura da seguire per la definizione agevolata senza SPID, CIE o CNS

Rottamare le cartelle significa godere di sconti su sanzioni, interessi e spese e pagare il debito rimasto in rate trimestrali che arrivano fino a novembre del 2027. Evidente che sia una soluzione assai favorevole per fare pace col Fisco nostrano. Multe, tasse, imposte e tutti i balzelli che rientrano nella definizione agevolata possono così essere sanati se nel frattempo sono stati affidati all’agente della riscossione entro il 30 giugno 2022. Aprendo il sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione c’è nella home page l’area servizi dove ci sono due possibilità per i contribuenti.

La prima si chiama “definizione agevolata, prospetto informativo”. Cliccando sopra “vai all’area pubblica”, il contribuente potrà, inserendo il codice fiscale ed allegando una autocertificazione per le richieste in proprio, richiedere l’elenco di tutti i debiti che ha e che sono potenzialmente da rottamare. Questa parte della definizione agevolata serve per verificare, per chi non li conoscesse, tutti i debiti che si hanno. Per chi invece ha chiare le cartelle a suo carico, si può passare direttamente all’area “definizione agevolata – presenta domanda”.

Come presentare la domanda di rottamazione da area libera sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione

Sempre andando al servizio in area pubblica si può compilare il form con tutti i dati anagrafici e di residenza del diretto interessato.

Andando pure ad indicate manualmente la cartella, l’avvio o l’atto di cui si vuole godere del beneficio. Come per il prospetto informativo anche per la presentazione della domanda occorre scaricare, compilare e scannerizzare la dichiarazione sostitutiva per richieste in proprio. Nel file con la dichiarazione sostitutiva va scannerizzato anche il documento di riconoscimento. In un file unico da non oltre 5 MB.