È passata la prima scadenza della rottamazione cartelle edizione legge di bilancio 2023 (rottamazione quater). Entro il 6 novembre 2023 (in applicazione dei 5 giorni di tolleranza) andava pagata la prima o unica rata, a seconda del piano di versamento scelto in sede di domanda.

La scadenza, tuttavia, non interessava tutti. Infatti, per coloro che al 1° maggio 2023 avevano residenza, sede legale o operativa in uno dei comuni di cui all’allegato 1 del decreto alluvioni, la prima o unica rata è stata prorogata al 31 gennaio 2024 (ovvero 5 febbraio applicando i 5 giorni di tolleranza).

Per coloro che hanno deciso per la rateizzazione e attivato la domiciliazione bancaria, potrebbe porsi un problema in vista delle scadenze delle rate successive. La modifica dell’IBAN comunicato in sede di attivazione o la necessità di revocare l’addebito in c/c.

In arrivo la scadenza della seconda rata

Tra chi è già salvo e chi ancora NO con la rottamazione cartelle, per coloro che hanno scelto il versamento a rate sta per arrivare anche il secondo appuntamento. La rata successiva alla prima scade il 30 novembre 2023. Si può pagare al massimo entro il 5 dicembre 2023 applicando i 5 giorni di tolleranza della sanatoria cartelle.

Anche questa scadenza, ricordiamo, per gli alluvionati di maggio 2023 è prorogata di 3 mesi, così come tutti gli altri termini di pagamento.
Per chi non ha attivato o deciderà di non attivare la domiciliazione bancaria (addebito diretto in c/c), le strade per pagare i bollettini, ricordiamo, essere:

  • tramite il servizio Paga on-line;
  • mediante i tradizionali canali telematici di poste e banche;
  • direttamente recandosi all’ufficio postale o allo sportello della banca;
  • direttamente, previo appuntamento, agli sportelli dell’Agenzia Entrate Riscossione.

Rottamazione cartelle, la modifica dell’IBAN

L’altra strada per versare è la domiciliazione bancaria. L’addebito diretto in c/c/ resta la modalità più comoda e più sicura per pagare la rottamazione cartelle. L’Agenzia Entrate Riscossione prende i soldi direttamente dal conto alla scadenza prevista per ciascuna rata.

Questo evita il rischio di dimenticare il pagamento e, quindi, di perdere i benefici della sanatoria.

La domiciliazione bancaria può essere attivata, in qualsiasi momento, direttamente dal contribuente. Lo si fa dalla sezione “Definizione agevolata” in area riservata del sito dell’Agenzia Entrate Riscossione. Per l’accesso servono credenziali SPID, CIE o CNS.

Al momento dell’attivazione serve inserire l’IBAN del conto corrente su cui si intende ricevere l’addebito. Dalla stessa area è possibile anche successivamente comunicare la variazione dell’IBAN (ad esempio, si è chiuso il vecchio conto e riaperto altro conto sui cui si intende ricevere poi l’addebito). Inoltre, è possibile revocare questa modalità di pagamento.

Conseguenza della revoca è che poi il contribuente, ad ogni scadenza delle rate, dovrà provvedere al pagamento del bollettino con una delle sopra elencate modalità. Questo non toglie che dopo la revoca, il contribuente decida di riattivare nuovamente l’addebito in conto.

Riassumendo…

  • il 30 novembre 2023 (ovvero 5 dicembre) è in scadenza la seconda rata della rottamazione cartelle (per chi ha scelto il versamento rateale)
  • per gli alluvionati di maggio 2023, tutti i termini di pagamento sono prorogati di 3 mesi
  • si può pagare anche con la domiciliazione bancaria
  • la domiciliazione bancaria per pagare la sanatoria cartelle può essere attivata e/o revocata in qualsiasi momento e in qualsiasi momento è possibile modificare l’IBAN.