Mancano pochi giorni per la scadenza della prima o unica rata rottamazione cartelle edizione legge di bilancio 2023, per coloro interessati dalla proroga.

La data è stabilita al 31 gennaio 2024. In applicazione dei classici 5 giorni di tolleranza, tuttavia, si può pagare (senza conseguenze) anche entro lunedì 5 febbraio. Solo saltando quest’ultima data, NON pagando in tutto in parte, il contribuente manderà tutto in fumo.

Per i soggetti NON interessati dalla proroga, invece, la prossima data a calendario per andare alla cassa è il 28 febbraio 2024, quando cioè è in scadenza la terza rata.

Anche qui ci sono i 5 giorni in più di chance.

Regole e scadenze ordinarie

È doveroso ricordare che questa edizione della rottamazione cartelle riguarda i carichi (debiti) affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Chi voleva aderire doveva fare domanda entro il 30 giugno 2023.

Tale scadenza fu poi prorogata al 30 settembre 2023 (ovvero 2 ottobre, essendo il 30/09 di sabato) per coloro che al 1° maggio 2023, avevano residenza, sede legale o operativa in uno dei comuni di cui all’allegato 1 decreto alluvioni (si tratta di alcuni comuni di Emilia Romagna, Marche e Toscana).

Chi aveva fatto richiesta di adesione, ha ricevuto comunicazione di accoglimento o rigetto. La risposta è arrivata entro il 30 settembre 2023 ovvero 31 dicembre 2023 per i prorogati.

Nella domanda, il richiedente doveva indicare se pagare in unica soluzione o a rate (poteva scegliere un massimo di 18 rate).

Per i NON alluvionati, le scadenze di pagamento vedevano il 31 ottobre 2023 (prima o unica rata). A seguire il 30 novembre 2023 (seconda rata). Le altre 16 rate avranno scadenza il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024. Per tali soggetti, comunque, la prima o unica rata e la seconda rata sono state portare al 18 dicembre 2023.

Per ogni scadenza, salvo per quello del 18 dicembre, si applicano 5 giorni di tolleranza. Quindi, si può pagare al massimo entro 5 giorni successivi. Se non si paga, nemmeno entro 5 giorni, (in tutto o in parte), anche una sola rata, si perdono i benefici della definizione agevolata.

Rottamazione cartelle, alla cassa entro il 31 gennaio 2024

Per gli alluvionati di maggio 2023, tutte le scadenze ordinarie di pagamento della rottamazione cartelle sono prorogate di 3 mesi, fermo restando, per ogni scadenza, l’applicazione dei 5 giorni di tolleranza. Ne consegue, che il calendario rottamazione cartelle 2024 per tali soggetti è il seguente:

  • 31 gennaio 2024 (prima o unica rata);
  • 28 febbraio 2024 (seconda rata);
  • 31 maggio 2024 (terza rata);
  • 31 agosto 2024 (quarta rata);
  • 31 ottobre 2024 (quinta rata).

Entro il 31 gennaio 2024, ovvero 5 febbraio, per gli alluvionati di maggio 2023, dunque, bisogna pagare la prima o unica rata. Alla comunicazione di accoglimento sono allegati i bollettini. Il pagamento può farsi con una delle seguenti modalità:

  • servizio “Paga on-line” dell’Agenzia Entrate Riscossione;
  • canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo pagoPA;
  • fisicamente presso banche, Poste, ricevitorie, tabaccai e, previo appuntamento, presso gli sportelli dell’Agenzia Entrate Riscossione.

La modalità più comoda resta la domiciliazione bancaria per pagare la rottamazione cartelle.

Riassumendo…

  • gli alluvionati di maggio 2023 che hanno aderito alla rottamazione cartelle devono, entro il 31 gennaio 2024, pagare la prima o unica rata
  • in applicazione dei 5 giorni di tolleranza sanatoria cartelle, è possibile pagare, senza conseguenze, entro il 5 febbraio 2024
  • se non si paga, in tutto o in parte, nemmeno entro il 5 febbraio, si decade dalla sanatoria
  • i bollettini di pagamento sono quelli allegati alla comunicazione di accoglimento
  • si può pagare con diverse modalità, tra cui la strada più comoda resta la domiciliazione bancaria.