Nell’ambito delle politiche fiscali in Italia, si prospetta un cambiamento radicale che promette di rimodellare in modo sostanziale l’interazione tra i cittadini e l’Agenzia delle Entrate nel periodo 2024-2026. Il piano è quello illustrato qualche giorno fa dall’Agenzia Entrate e denominato “PIAO” (Piano Integrato di Azioni e Attività).

Una trasformazione, incentrata sull’obiettivo di migliorare la compliance fiscale e potenziare i servizi digitali, mirando a facilitare e rendere più efficienti gli obblighi fiscali dei contribuenti. In particolare, l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche per la gestione delle dichiarazioni dei redditi, tra cui spicca l’innovativo sistema del 730 precompilato attraverso un’applicazione web, che segnerà un passo avanti significativo verso la semplificazione del processo dichiarativo.

Queste iniziative sono destinate a trasformare l’approccio alla dichiarazione dei redditi, rendendolo più intuitivo, accessibile e meno oneroso per il contribuente medio, con un impatto diretto sulla qualità del rapporto tra i cittadini e l’organo fiscale italiano.

Come si arriva al precompilato

Il Modello 730 precompilato ha fatto il suo debutto già qualche anno fa. L’Agenzia Entrate lo mette a disposizione del contribuente a partire da una certa data. E da tale data il contribuente può accedervi, per accettarlo, eventualmente modificarlo o integrarlo, ed inviarlo.

Ad esempio, con riferimento al 730 precompilato 2024 (anno d’imposta 2023), l’accesso potrà farsi, salvo cambiamenti, a partire dal 30 aprile 2024. L’ultimo giorno a disposizione per trasmetterlo sarà il 30 settembre di questo stesso anno.

Nel 730 precompilato, il contribuente, trova informazioni e dati già inseriti (redditi percepiti, oneri detraibili e deducibili, ecc.). E ciò grazie al fatto che tali dati e informazioni sono trasmessi all’Agenzia Entrate dagli operatori coinvolti (datori di lavoro, farmacie, università, ecc.).

Verso un 730 precompilato più facile

Utilizzare il 730 precompilato comporta i suoi vantaggi. In primis, il contribuente trova la propria dichiarazione redditi già fatta.

Quindi, può limitarsi a verificare se è tutto corretto oppure semplicemente modificarla ed integrarla. Inoltre se lo accetta e lo invia come predisposto già dalle Entrate scamperò i futuri controlli.

Oggi sono già molti i contribuenti che, direttamente o anche rivolgendosi a intermediari (come i CAF), fanno la propria dichiarazione redditi con il 730 precompilato. Ma il fisco vuole incrementare ancor più questo numero. E per farlo prevede nel prosieguo il lancio di un applicativo web per la compilazione assistita del precompilato e della dichiarazione redditi in genere.

Questa iniziativa non solo faciliterà la vita dei contribuenti, offrendo loro uno strumento agile e comprensibile per adempiere ai propri doveri fiscali, ma stabilirà anche un nuovo standard di efficienza e trasparenza per l’amministrazione pubblica. Un approccio questo che, spiega l’Agenzia Entrate, mira a incrementare il numero di modelli 730 precompilati trasmessi entro il 2026.

Riassumendo

  • verso una maggiore compliance fiscale con il PIAO (Piano Integrato di Azioni e Attività)
  • tra gli obiettivi, il lancio, di un applicativo web per l’utilizzo e compilazione assistita del 730 precompilato
  • l’obiettivo è incrementare il numero di contribuenti che faranno in autonomia la propria dichiarazione redditi.