Il riscatto laurea è possibile farlo anche in attesa di una occupazione. Subito dopo il conseguimento del titolo di studio è infatti possibile chiedere all’Inps di autorizzare il versamento dei contributi in attesa di trovare una occupazione. Una pratica poco conosciuta, non certo facile visto che senza reddito bisogna appoggiarsi a familiari che sostengano le spese, ma che comunque consente un certo risparmio fiscale.

Il riscatto della laurea va fatto con il sistema agevolato che consente il riscatto degli anni di studio in misura fissa.

E’ necessaria l’autorizzazione Inps anche se il soggetto non è ancora iscritto ad alcuna gestione previdenziale obbligatoria non avendo ancora iniziato a lavorare. Alcuni genitori, dopo il conseguimento della laurea dei figli, sostengono i costi per beneficiare dei vantaggi fiscali in attesa di occupazione.

Riscatto laurea senza lavoro, come funziona

Posto che occorre l’autorizzazione preventiva da parte dell’Inps, il riscatto laurea agevolato consente di coprire dal punto di vista contributivo il periodo di studi universitari (4 o 5 anni) una volta conseguito il titolo accademico. Ovviamente questo non vale solo per la laurea, ma anche per titoli equipollenti riconosciuti dalla legge, come i dottorati di ricerca o i corsi di studio di specializzazione.

Ma se un contribuente non è ancora iscritto ad alcuna gestione previdenziale obbligatoria, dove finiscono i soldi versati all’Inps? Ebbene, è previsto che i contributi versati confluiscano in un conto deposito transitorio presso l’Istituto in attesa che il laureato trovi occupazione e che quindi si iscriva a una gestione pensionistica. Detto conto somiglia a un libretto di risparmio con tanto di rivalutazione periodica annuale. Una volta iscritto al fondo pensionistico obbligatorio, sarà cura del contribuente presentare domanda per far affluire i contributi nell’estratto conto dedicato.

La scelta è libera e non impone che il trasferimento sia effettuato all’atto di iscrizione alla prima gestione previdenziale obbligatoria.

L’interessato può, quindi, inoltrare la richiesta anche in un momento successivo indicando, nel caso di diverse gestioni presso le quali sia o sia stato iscritto, quella di preferenza. Questo perché il soggetto può anche iscriversi a una cassa professionale, non gestita dall’Inps, per la quale serve sempre una volontà espressa da parte del titolare.

Quanto costa il riscatto laurea agevolato

E veniamo ai costi. Per quanto riguarda il riscatto laurea agevolato è previsto un pagamento in misura fissa stabilito ogni anno dall’Inps. Il costo per riscattare 52 settimane di contributi (1 anno) è per il 2024 pari a 6.088 euro. Per riscattare fino a 5 anni di università ci vorranno, quindi, 30.440 euro.

La spesa può essere dilazionata fino a un massimo di 120 rate mensili per 10 anni. In questo caso, non sono applicati interessi, come normalmente previsto per i pagamenti rateali. Il riscatto laurea può avvenire anche in misura parziale, cioè solo un anno o due, importante è che sia stato conseguito il relativo titolo di studio.

Il vantaggio del riscatto agevolato è, come dicevamo, anche fiscale. L’importo è detraibile nella misura del 19% ai fini Irpef nella dichiarazione dei redditi, qualora il contribuente sia fiscalmente a carico di genitori o parenti. E’ appunto il caso di coloro che non hanno ancora trovato occupazione e i costi non possono essere sostenuti dall’interessato direttamente. Altrimenti l’onere è interamente deducibile dall’imponibile fiscale del lavoratore.

Riassumendo…

  • Il riscatto laurea subito dopo il conseguimento del titolo di studio e senza ancora un lavoro è sempre possibile.
  • Il costo per una anno di studi da riscattare è di oltre 6.000 euro ed è possibile rateizzare il pagamento.
  • Il benefico fiscale per chi paga è del 19% ai fini Irpef.