C’è uno strumento legislativo che permette di maturare anni di anzianità contributiva utili alla pensione senza avere lavorato. Parliamo del riscatto della laura. In sostanza il legislatore permette, dietro il pagamento di una certa somma di danaro, di farsi accreditare ai fini pensionistici gli anni di studio universitario.

Sono riscattabili solo gli anni “ordinari” di corso previsti per il percorso di studi. Quindi, sono esclusi gli anni fuori corso. Ad esempio, in caso di frequenza di università che prevede ordinariamente il conseguimento della laurea in 4 anni, mentre sono stati impiegati 6 anni per conseguirla, il riscatto è per i solo 4 anni.

L’onere è detraibile o deducibile

Il riscatto della laurea non è automatico e non è un obbligo. Chi vuole goderne deve presentare domanda all’INPS. Inoltre, come detto non è gratuito.

Si paga un onere che è determinato secondo le norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo, tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto.

Ad ogni modo l’onere pagato è recuperabile in dichiarazione dei redditi. In dettaglio, è detraibile nella misura del 19% se pagato nell’interesse del familiare fiscalmente a carico. Si pensi al riscatto della laurea del figlio a carico. L’onere, invece, è deducibile se pagato nel proprio interesse.

Sia la detrazione che la deduzione avvengono secondo il principio di cassa. Dunque, ad esempio, nel Modello 730/2023 si detrae/deduce l’onere “pagato” nel 2022.

L’INPS mette a disposizione un simulatore per il riscatto della laurea che permette di conoscere anche il costo e il piano di rateizzo.

L’interruzione del riscatto laurea (conseguenze)

Oltre ai periodi di iscrizione fuori corso, non sono riscattabili nemmeno gli anni già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa.

Possono formare oggetti di riscatto della laurea sia l’intero periodo del percorso di studi oppure singoli periodi. Pertanto, ad esempio, per un percorso di stuti di 4 anni, è possibile decidere di riscattare tutti i 4 anni, oppure sono alcuni di essi.

Si possono riscattare due o più corsi di laurea, anche per i titoli conseguiti anteriormente a questa data.

Non è possibile, invece, fare la rinuncia o la revoca della contribuzione da riscatto di laurea legittimamente accreditata a seguito del pagamento del relativo onere. Inoltre, un’eventuale interruzione nel pagamento dell’onere comporterà come conseguenza che gli anni non saranno accreditati ai fini pensionistici. Quindi se, ad esempio, il riscatto di 3 anni di studio richiede il pagamento di un onere di 5.000 euro, questi anni saranno accreditati solo laddove sia pagato integralmente tale onere.

Riassumendo…

  • il riscatto della laurea permette di avere l’accredito degli anni di università ai fini della pensione
  • per riscattare gli anni della laurea è necessario fare domanda all’INPS e pagare poi il relativo onere
  • l’onere del riscatto laurea è detraibile oppure deducibile in dichiarazione dei redditi
  • l’interruzione del pagamento dell’onere di riscatto, comporta come conseguenza che gli anni di riscatto non saranno accreditati ai fini pensionistici.