Buonasera signora Patrizia,
sono un laureato 31 enne fuoricorso con contributi versati a partire da novembre 2017.
Gentilmente saprebbe dirmi quali sarebbero gli scenari futuri se riscattassi gli anni universitari in termini di aumento di pensione e soprattutto riduzione degli anni di versamento?
E’ possibile un versamento rateizzato dei sopracitati riscatti?
Grazie infinite per la gentile collaborazione.

Riscatto laurea e pensione

La nuova normativa introdotta dal decreto 4/2019 permette il riscatto degli anni di studio ad un costo agevolato (circa 5200 euro per ogni anno di studi riscattato).
Possono essere riscattati, però, soltanto gli anni della durata legale del corso di laurea ( non, quindi, gli eventuali anni fuoricorso).
Il riscatto degli anni di studio, per un massimo di 5 anni anche non consecutivi, è utile sia per il diritto che per la misura della pensione poiché aggiungendo anni di contributi al montante contributivo permette di raggiungere prima il requisito contributivo richiesto per accedere ad una pensione anticipata (per la pensione di vecchiaia il riscatto laurea ai fini del diritto è praticamente inutile a meno che non si possiedano meno di 20 anni di contributi), ma anche di incrementare l’importo dell’assegno pensionistico che, di fatto, viene calcolato anche sugli anni di contributi riscattati.
Il pagamento dell’onere di riscatto può essere versato o in un’unica soluzione, oppure con rateizzazioni fino a 60 mensilità.
Si ricorda, in ogni caso, che il riscatto della laurea con costo agevolato è esercitabile, indipendentemente dall’età, per anni di studio che si collocano dopo il 31 gennaio 1995. Gli anni di università che si collocano prima di tale data, infatti, ricadono nel sistema retributivo e l’agevolazione non è applicabile