Spett.le Redazione,
avrei bisogno di una delucidazione sul riscatto laurea. Ho 37 anni e sono un maestro di scuola primaria in ruolo da 5 anni. Prima del lavoro a scuola ho svolto in maniera saltuaria alcuni lavori con contratti a progetto (dal 2010 al 2014).

Nel novembre 2018 ho inoltrato richiesta di riscatto laurea tradizionale per i 5 anni di università frequentati in corso.

Qualche giorno fa mi è stata recapitata la notifica da parte dell’INPS: 38000€ da pagare o in un’unica soluzione o 120 rate in 10 anni di circa 300€ ciascuna.
Vorrei sapere quale fosse l’effettiva differenza tra il riscatto laurea agevolato e quello tradizionale. A quello che ho letto, sembrerebbe che il riscatto agevolato non contribuirebbe ad aumentare il mio assegno pensionistico ma mi permetterebbe di andare prima in pensione, cosa invece differente per il riscatto laurea tradizionale che oltre a farmi andare prima in pensione mi permetterebbe di aumentare la mia retribuzione pensionistica. E’ realmente così? Devo prendere in fretta una decisione perché a breve devo dare risposta all’INPS e non so che direzione prendere…
Inoltre vorrei sapere se posso scaricare l’onore versato all’INPS sulla dichiarazione dei redditi, sia facendo il riscatto tradizionale, sia quello agevolato.
Grazie in anticipo per la risposta.

Riscatto laurea agevolato

Anche se inizialmente era stato annunciato che i contributi da riscatto derivanti da riscatto agevolato della laurea sarebbero stati utili solo al diritto della pensione ma non alla sua misura, nella stesura definitiva del decreto legge 4/2019 tale clausola è stata depennata.

I contributi, quindi, accreditati per il riscatto degli anni di studio con l’agevolazione vengono utilizzati sia per arrivare prima al pensionamento, visto che aumentano gli anni di contributi, sia per il calcolo dell’assegno pensionistico.

La sua valutazione del riscatto laurea tradizionale e di quello agevolato, quindi è errata. Da considerare, però, che se con il riscatto tradizionale pagherebbe 38mila euro per il riscatto di 5 anni di studi universitari e con il riscatto agevolato soltanto poco più di 25mila, il peso dei contributi derivanti dalle due modalità di riscatto saranno differenti (in base, quindi, a quanto pagato) per quel che riguarda l’assegno pensionistico.

Le faccio un esempio pratico: se per un lavoro con retribuzione media da 30mila euro si versano 9mila euro di contributi l’anno circa, tali contributi influiscono sull’assegno pensionistico di circa 35/38 euro mensili per ogni anno di contributi. Ovviamente se riscatta 1 anno di contributi a 5200 euro il peso che avranno questi contributi sarà rapportato ai 5200 euro pagati per il riscatto e magari invece di 35 euro le peseranno 20 euro al mese sull’assegno (sempre per ogni anno riscattato). Fermo restando che per il diritto alla pensione i contributi riscattati in ambedue i modi valgono, appunto, come se fossero 5 anni di lavoro prestato e permettono, quindi, con le pensioni anticipate di accedere 5 anni prima.

Tenendo presente questo, a lei la valutazione se le conviene maggiormente il riscatto tradizionale o quello agevolato anche in base ai costi.

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