Buongiorno, avrò 42 anni di età a novembre e ho 865 settimane di contributi (lavoro in modo continuativo dal novembre 2002, prima minime contribuzioni da fine 2000).
Sono dipendente privata e sono iscritta a un fondo pensione di categoria dal 2006 su cui confluisce il mio tfr e faccio versamenti volontari di circa 2mila euro l’anno.
Il simulatore Inps mi dice che potrò andare in pensione di vecchiaia a maggio 2047 o in pensione anticipata a aprile 2044.
Ho chiesto il riscatto agevolato dei 4 anni di laurea e l’Inps mi ha appena risposto che dovrò pagare 21mila euro (175 euro mensili per 10 anni). 
Visto l’importo significativo sono in dubbio se procedere poichè non riesco a valutare completamente la convenienza di tale operazione.
Ciò che mi farebbe propendere per il riscatto sarebbe solamente la possibilità, verso i 60 anni, di poter anticipare l’anno di pensionamento.
Diversamente potrei accantonare i 175 euro al mese su un piano di accumulo o versarli sul mio fondo pensione (o uno per i miei figli).
Grazie per un suo parere.
Riscatto laurea: conviene?
Io non posso dirle se il riscatto della laurea è conveniente oppure no, è una valutazione che deve fare lei.
Ma posso, in ogni caso, darle una panoramica dei benefici che le porterebbe in modo che possa valutare con tutti gli elementi del caso.
Ovviamente se riscattasse i 4 anni di studio non avrebbe solo un aumento dell’assegno pensionistico ma anche un vantaggio ai fini del diritto alla pensione.
Riscattando i 4 anni di studio, infatti, il suo montante contributivo crescerebbe ma crescerebbero anche gli anni di contributi versati: gli anni riscattati, infatti, ai fini del diritto alla pensione le varrebbero come anni effettivamente lavorati permettendole, di fatto, di accedere alla pensione anticipata con 4 anni di anticipo.
Ai fini della misura, pur aumentando il montante contributivo, i 4 anni in questione non avrebbero un peso eccessivo ai fini dell’assegno pensionistico che andrebbe a percepire.
Deve prendere in considerazione che per uno stipendio medio annuale di circa 30mila euro si versano annualmente circa 9mila euro di contributi: nel suo caso  verserebbe poco più di 5mila euro per ogni anno che riscatta e questo le da un’idea di quanto peserebbero meno rispetto agli anni lavorati, questi anni riscattati, sulla sua futura pensione.
L’unica vera convenienza del riscatto laurea rispetto ad un piano di accumulo (che le renderebbe in soldi sicuramente di più) sono proprio quei 4 anni di anticipo della pensione che le permetterebbero l’accesso alla pensione anticipata nel 2040 invece che nel 2044.
Ora le valutazioni spettano a lei.

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