“Riflessioni sul dilemma di un lavoratore post moderno: “Pensi che alle soglie dei miei settantanni potrò essere accompagnato sul posto di lavoro da una badante o basterà mostrare il certificato dei miei trigliceridi per essere compreso dai miei interlocutori?”“, afferma Giovanni Scafaro.

In effetti il requisito anagrafico si rivela essere una delle maggiori criticità per coloro che desiderano lasciare il mondo del lavoro. La soglia di età per poter accedere alle varie misure pensionistiche è considerata troppo alta, tanto che la pensione viene considerata da molti un vero e proprio miraggio.

Questo perché oltre aver raggiunto una determinata età, è necessario aver maturato anche un certo numero di contributi. Proprio quest’ultimi, in un contesto lavorativo all’insegna del precariato come quello attuale, rappresentano un vero e proprio tallone d’Achille. Per questo motivo è fondamentale conteggiare qualsiasi attività utile a maturare dei contributi, compreso il servizio militare. Ecco come fare.

Come riscattare i contributi militari e andare in pensione prima e con un assegno più alto

Sia i lavoratori dipendenti che autonomi possono riscattare i contributi militari, in modo tale da poter beneficiare di un importo della pensione più alto e, ove possibile, uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. Entrando nei dettagli, così come si legge sul sito dell’Inps, l’accredito dei contributi figurativi è riconosciuto:

“per periodi, scoperti da altra contribuzione, durante i quali l’interessato ha svolto servizio militare obbligatorio o di richiamo alle armi, nelle Forze armate italiane ovvero servizio a esso equiparato. […] L’accredito dei contributi figurativi può essere richiesto anche dai superstiti dell’assicurato o del pensionato deceduto”.

L’accredito dei contributi figurativi per il servizio militare obbligatorio può essere effettuato sui seguenti fondi: Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dei lavoratori dipendenti; Gestioni speciali dei lavoratori autonomi oppure
Fondi speciali di previdenza gestiti dall’INPS dove previsto dalle relative norme regolamentari.

Non è possibile, invece, beneficiare di tale agevolazione nella Gestione Separata. In ogni caso il riscatto del servizio militare non prevede alcun esborso economico per essere riconosciuto. È però necessario che il contribuente abbia maturato almeno un contributo effettivo nel momento in cui presenta domanda di accredito figurativo.

Come presentare domanda di accredito dei contributi figurativi

La domanda può essere fatta direttamente sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. A tal fine è necessario effettuare l’accesso all’area riservata con le proprie credenziali Spid, Cie o Cns e utilizzare il servizio ad hoc. Chi non vuole usufruire di tale servizio online, può chiamare il Contact center al numero 803 164, gratuito da rete fissa, oppure al numero 06.164.164 da rete mobile. In alternativa è possibile rivolgersi ad un patronato che sarà in grado di fornire l’assistenza necessaria per poter presentare la domanda di riscatto dei contributi militari.

Per svolgere tale operazione è necessario che il soggetto richiedente presenti un’autocertificazione su cui deve indicare il periodo in cui ha svolto servizio militare obbligatorio e il distretto o l’ufficio militare di appartenenza. In questo modo l’istituto di previdenza avrà tutti i dati necessari per poter verificare presso gli uffici competenti la veridicità di tale dichiarazione e provvedere di conseguenza ad accreditare i contributi figurativi.