Avevo accordato alla badante di mia madre la domenica come giorno di riposo. Essendo molto religiosa lei vorrebbe andare in chiesa e finora è stato comodo anche per noi perché è stata un’occasione domenicale per stare in famiglia. Adesso però il weekend ho iniziato a lavorare presso un ristorante quindi avrei bisogno di cambiare il suo giorno di riposo. Può rifiutarsi? Io mo trovo bene e non vorrei rinunciare al suo aiuto ma in questo modo mi risulta difficile. Altrimenti potrei sostituirla solo la domenica con una badante a partita IVA“.

Come avevamo visto in questo articolo non ci sono leggi che impongono che il riposo settimanale del lavoratore domestico sia di domenica. Quella di riconoscerla la domenica è una prassi abbastanza diffusa ma non una legge inderogabile. Il riposo settimanale resta un diritto irrinunciabile.

In sede contrattuale, è possibile per le parti accordarsi per un giorno diverso. Questa cosa è abbastanza comune per i lavoratori domestici di diversa fede diversa da quella cristiana (ad esempio musulmana).

Riposo settimanale: quanto dura?

La durata del riposo settimanale può variare in base alla circostanza che il collaboratore sia convivente oppure no:

• collaboratori domestici non conviventi: 24 ore il giorno stabilito dalle parti nella lettera di assunzione;

• Collaboratori domestici conviventi: 36 ore, di cui 24 dovranno essere necessariamente godute nel giorno concordato dalle parti nella lettera di assunzione, mentre le altre 12 potranno cadere in un altro giorno della settimana, sempre in accordo tra le parti. A conti fatti, in quella giornata la colf o badante lavorerà per un numero di ore non superiore alla metà del normale timesheet giornaliero.

Il riposo settimanale della collaboratrice domestica può non coincidere con il week end?

Rispondendo al quesito della lettrice, è possibile accordarsi su un giorno diverso se le esigenze di organizzazione familiare non permettono più di concedere la domenica libera. Per quanto riguarda, invece, la possibilità di chiamare una badante in sostituzione a partita IVA, segnaliamo che ci sono agenzie che propongono questo servizio.

In linea di massima quando c’è un rapporto di collaborazione continuativa con un un datore di lavoro unico la partita IVA ma si coniuga. Per casi specifici di necessità saltuaria come questo, la soluzione invece potrebbe essere indicata perché di fatto la badante in sostituzione sarebbe chiamata sporadicamente quando la domenica resta scoperta.

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