Contratti dipendenti pubblici: nel rinnovo contrattuale è in arrivo un incremento medio di 107 euro e la possibilità di prestare il proprio lavoro tramite lo smart working.

Il dieci marzo 2021 è stato siglato il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale tra Governo e Sindacati.

Il Patto ha la finalità di

“avviare una nuova stagione di relazioni sindacali che punti sul confronto con le organizzazioni dei lavoratori e porti a compimento i rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021”.

I rinnovi contrattuali interessano una platea di 3,2 milioni di dipendenti pubblici e prevedono un incremento medio di circa 107 euro.

Rinnovo contratti dipendenti pubblici

Valorizzare il pubblico impiego è un punto focale dei nuovi contratti di lavoro e per favorire la crescita di livello è necessario lavorare sullo sblocco dei livelli professionali.

L’articolo 1 comma 959 dell’ultima Legge di Bilancio (Legge n. 178 del 30 dicembre 2020) rifinanzia dal corrente anno il fondo per il rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici per un ammontare di 400 milioni di euro annui.

Tali risorse si aggiungono a quelle già stanziate nelle precedenti manovre finanziarie nel biennio 2019-2020.

Che impatto avranno tali risorse sulle buste paga dei dipendenti pubblici?

Bonus Busta paga 107 euro dipendenti pubblici

È in arrivo un bonus in busta paga da 107 euro per i dipendenti pubblici, che rientra nel Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale siglato dal premier Mario Draghi, dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta e dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

Il bonus busta paga rientra nel rinnovo contrattuale per i dipendenti pubblici che potrebbe portare ad un incremento dello stipendio pari a 107 euro.

Rinnovo contratto dipendenti pubblici: adeguamenti retributivi specifici

La Legge di Bilancio 2021 ha previsto ulteriori stanziamenti di risorse destinati a specifici comparti della Pubblica Amministrazione.

Si parla di:

  • 335 milioni di euro d’indennità di specificità infermieristica;
  • Indennità operativa per l’Arma dei Carabinieri 8 milioni di euro;
  • Indennità di esclusività della dirigenza medica 500 milioni di euro;
  • 100 milioni di euro d’indennità di tutela del malato e promozione della salute.