I lavoratori dipendenti o pensionati che presentano la dichiarazione redditi con il Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022) devono farlo quanto prima se intendono ricevere subito anche il rimborso IRPEF in busta paga o cedolino pensione. Ammesso che di rimborso si tratti.

Più si aspetta e più tardi arriverà il ristoro.

Innanzitutto dobbiamo ricorda una distinzione importante. Se trattasi di 730 con sostituto d’imposta, il debito IRPEF che ne scaturisce sarà trattenuto direttamente in busta paga o cedolino pensione. Per contro se ci sarà credito IRPEF questo sarà rimborsato direttamente in busta paga o cedolino, tranne il caso in cui il contribuente ne chieda l’utilizzo in compensazione.

Dunque, se c’è sostituto d’imposta (datore di lavoro), le operazioni di conguaglio da 730 con sostituto saranno effettuate direttamente dal sostituto stesso.

Nel caso in cui, invece, la dichiarazione è fatta con 730 senza sostituto o con Modello Redditi Persone fisiche, il debito andrà versato direttamente dal contribuente. Se c’è credito e non è chiesto in compensazione, il rimborso arriverà direttamente dall’Agenzia Entrate con accredito in c/c (se è stato comunicato l’IBAN) o con assegno vidimato da portare alla riscossione.

Il conguaglio da 730 con sostituto d’imposta

Nell’ipotesi di 730/2023 con sostituto d’imposta, le operazioni di conguaglio (trattenuta del debito IRPEF o rimborso IRPEF in caso di credito) sono fatte:

  • in busta paga, da luglio 2023 se trattasi di lavoratore dipendente
  • sul cedolino pensione, da agosto/settembre 2023 se il contribuente è un pensionato.

La celerità del rimborso dipende da quando l’Agenzia Entrate metterà a disposizione del sostituto d’imposta il prospetto di liquidazione del 730/2023. Questa data a sua volta dipende da quando il contribuente presenta il 730.

Queste le date entro cui l’Agenzia Entrate mette a disposizione del sostituto il prospetto di liquidazione:

  • 15 giugno 2023, per le dichiarazioni presentate dal contribuente entro il 31 maggio;
  • 29 giugno 2023, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° al 20 giugno;
  • 24 luglio 2023 (23 luglio festivo), per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 21 giugno al 15 luglio;
  • 15 settembre 2023, per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 16 luglio al 31 agosto;
  • 02 ottobre 2023 (30 settembre sabato), per le dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° al 30 settembre.

Rimborso IRPEF da 730, come averlo in busta paga già a luglio

Prima si presenta il 730/2023, quindi, prima arriva il rimborso.

Per avere il rimborso IRPEF già a luglio, in base al predetto calendario, è necessario che il lavoratore dipendente presenti il 730/2023 entro il 31 maggio 2023.

In questo caso, infatti, il prospetto di liquidazione sarà messo a disposizione del sostituto entro il 15 giugno 2023.

Presentandolo, invece, nei primi 20 giorni di giugno, il prospetto arriverà al sostituto entro il 29 giugno 2023. Ciò significa, forse non in tempo per liquidare il rimborso o la trattenuta già a luglio.

Queste considerazioni valgono sia in caso di Modello 730/2023 precompilato che ordinario. Per completezza, ricordiamo che il termine ultimo per presentare il 730 è stabilito al 2 ottobre 2023 (essendo il 30 settembre di sabato).

In caso di 730/2023 senza sostituto d’imposta, invece, i tempi di rimborso sono più lunghi. Si può arrivare ad aspettare anche un anno prima che l’Agenzia Entrate lo eroghi.