Il contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi con il modello 730 senza sostituto d’imposta riceve l’eventuale rimborso spettante direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Naturalmente, non utilizzando il datore di lavoro o il proprio ente pensionistico come sostituto d’imposta il rimborso spettante tarda ad arrivare.  Non è colpa dell’Agenzia delle Entrate.

Infatti tutto dipende dal meccanismo di erogazione. Con il datore di lavoro o con l’ente previdenziale tutto si risolve in busta paga o con il cedolino di pensione.

Si chiamano sostituti di imposta proprio per questo, perché si mettono tra il contribuente e il Fisco anticipando i conguagli, sia a credito che a debito.

A dicembre in genere l’Agenzia delle Entrate eroga i rimborsi spettanti e provenienti dalle dichiarazioni dei redditi senza sostituto. Ma se il rimborso non arriva da cosa può dipendere. Questo è il dubbio di chi, aspettando l’arrivo di questi accrediti, non li riceve e non si spiega il perché.

Rimborso 730 senza sostituto, perché non è ancora arrivato?

Con l’Agenzia delle Entrate i tempi si dilatano ma in genere il rimborso arriva prima di Natale. La regola generale è questa. Ci sono casi però in cui questo slitta oltre, e non perché il rimborso non spetta più. Un nostro lettore, evidentemente preoccupato, ci chiede spiegazioni.

“Buonasera, sono un contribuente che lo scorso giugno ha presentato la dichiarazione dei redditi con il modello 730. Dal momento che sapevo che il mio contratto di lavoro scadeva a settembre, in quanto stagionale, ho presentato la denuncia dei redditi con il modello 730 barrando la casella dell’assenza del sostituto d’imposta. Sono a credito di oltre 4.500. Stavo aspettando il rimborso a dicembre, come altre volte ho ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate. Stavolta però nulla. Non è ancora arrivato mentre a tutti i miei conoscenti sì. Ho provato anche a chiamare l’Agenzia delle Entrate, precisamente la direzione provinciale che dovrebbe liquidarmi il pagamento e non mi sanno dare spiegazioni.

Mi hanno detto di rivolgermi al CAF che mi ha fatto il modello 730. E anche in questo caso mi hanno detto soltanto di aspettare. Sono seriamente preoccupato che qualcosa sia andato storto, mi potete dare una mano voi?

Ecco quando il rimborso del modello 730 senza sostituto può tardare ad arrivare

Effettivamente il modello 730 senza sostituto ha dei tempi di liquidazione dell’eventuale rimborso IRPEF spettante davvero particolari. Infatti il rimborso che arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate viene fatto o tramite bonifico o tramite assegno domiciliato.

In linea di massima con il bonifico il rimborso dovrebbe arrivare in anticipo cioè entro la fine dell’anno oggetto della dichiarazione dei redditi. Con l’assegno il termine a volte slitta entro il mese di marzo dell’anno successivo.

In genere dopo il rilascio della dichiarazione dei redditi da parte del CAF che ha provveduto a presentare per conto del contribuente la dichiarazione, viene rilasciato anche il modello di segnalazione dell’IBAN. In pratica si tratta del modello che il contribuente deve utilizzare e consegnare all’Agenzia delle Entrate, con cui si segnalano le coordinate bancarie dove si desidera ricevere il rimborso.

Il modello può essere inviato all’Agenzia delle Entrate tramite posta ordinaria, PEC o tramite consegna a mano direttamente allo sportello territorialmente competente della stessa Agenzia delle Entrate.

Quando i controlli preventivi possono rimandare il rimborso a favore dei contribuenti

Per il nostro lettore, il problema potrebbe essere un altro. Infatti a prescindere che abbia mandato o meno il modello relativo all’IBAN del conto corrente, per lui il rimborso arriverà in ritardo. Il nostro lettore non dovrebbe preoccuparsi perché probabilmente il rimborso non è stato perduto ma dovrà solo avere pazienza.

La dichiarazione dei redditi può essere messa sotto controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate prima di essere liquidata.

E come si legge anche sul sito del fisco italiano, nel caso di rimborsi superiore a 4.000 i controlli sono praticamente automatici. Lo sottolinea bene la scheda illustrativa sui rimborsi fiscali presente sul sito istituzionale delle Entrate.

Infatti si legge che: “L’Agenzia può effettuare controlli preventivi sulla dichiarazione modello 730 che presenta elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate o un rimborso maggiore di 4.000 euro”.

In altri termini, i controlli preventivi sono praticamente automatici con rimborsi superiori a 4.000 euro, ma possono scattare anche se la dichiarazione ha degli elementi che il Fisco nostrano considera incoerenti.